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Covid, ancora isolati a casa 7.800 modenesi. I ricoveri non calano più

Le aziende sanitarie forniscono i consueti dati sull'andamento dell'epidemia, che ha fatto segnare un aumento dei numeri nell'ultima settimana

Nell’ultima settimana il numero di nuovi casi di Covid in provincia di Modena è ritornato a crescere. Ciò è legato alla stabilizzazione della percentuale di positività e all’aumento del numero di persone esaminate, piega l'Ausl. Per quanto riguarda le ospedalizzazioni, sembra essersi arrestato il calo del numero dei degenti giornalieri: si registrano valori costanti sia nei reparti per acuti che in quelli di terapia intensiva. In aumento anche il numero di persone positive in isolamento domiciliare, così come i contatti stretti in quarantena.

Considerando il totale dei tamponi molecolari refertati da inizio epidemia sino all’8 febbraio (compresi i tamponi di controllo per accertare la guarigione) sono stati eseguiti circa 484mila tamponi (dato al 17 febbraio). Il totale di positivi segnalati a livello regionale, al 22 febbraio (ultimo dato disponibile), per la provincia di Modena è di 42.963 (erano 40.120 lo scorso 8 febbraio).

Al 22 febbraio, in provincia di Modena erano accertati 4.549 (erano 4213 l’8 febbraio, +8%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19. Di questi, 4274 erano in isolamento domiciliare o presso altre strutture, 275 ricoverati.

Ricoveri totali

Al 22 febbraio erano 275 (erano 259 l’8 febbraio, +6,2%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. In AOU da report regionale risultavano ricoverati 191 pazienti covid positivi, 51 negli ospedali provinciali (Carpi, Mirandola, Vignola, Pavullo) e 33 all’Ospedale di Sassuolo Spa.  

Secondo il dato riportato ieri nel bollettino regionale, sono occupati 44 posti di Terapia Intensiva disponibili negli ospedali dell’Azienda Ospedaliero–Universitaria di Modena.

Persone in isolamento domiciliare

Al 22 febbraio (ultimo dato disponibile) erano in isolamento 7835 (erano 6505 l’8 febbraio, +20,4%) persone. In particolare 4274 (erano 3954) persone covid positive. Dei positivi in isolamento domiciliare 34 sono accolti presso l’hotel Tiby e 36 pazienti sono ricoverati negli Ospedali di Comunità Covid a Novi, Fanano, Soliera. Somno poi 3561 (erano 2551)i  contatti stretti di casi accertati in isolamento.

Risultati dei test sierologici (ultimi dati disponibili aggiornati al 17 febbraio)

Al 17 febbraio sono stati eseguiti in totale 202.356 test sierologici di cui 11.366 con esito positivo.

L’analisi dei risultati dei test sierologici (sia quelli di screening eseguiti dai dipendenti delle Aziende Sanitarie, delle strutture residenziali per anziani, delle forze dell’ordine e del volontariato sociosanitario, che quelli eseguiti volontariamente dal personale scolastico o privatamente dai cittadini), pur con i noti limiti di sensibilità e valori predittivi positivi non ottimali, permette di avere una stima approssimativa della circolazione del virus nel nostro territorio.

Al 17 febbraio sono state testate, almeno una volta, 130.128 persone; di queste, il 6,4% è risultato positivo. La percentuale di prima positività mensile ha mostrato valori alti nel periodo marzo-aprile 2020 (6,5%), successivamente si è ridotta fino ad un minimo registrato nel mese di settembre (1,7%) per poi iniziare a risalire fino ad un massimo dell’8,1% registrato nel mese di gennaio. Questo valore è in linea con le stime sinora disponibili a livello nazionale.

 La disponibilità di posti letto in provincia

In Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, Hub Covid, coerentemente con le esigenze di ricovero di pazienti covid positivi, sono attivi 217 posti. Aree dedicate al covid sono presenti anche negli ospedali dell’Azienda USL a Vignola, Pavullo, Carpi e Mirandola e all’Ospedale di Sassuolo, per un totale di 124 posti, leggermente ridotti – rispetto ai 151 della scorsa settimana – in relazione alla diminuzione dei pazienti registrato nelle scorse settimane, per fare spazio all’attività no-covid. Attivata inoltre la collaborazione con l’ospedalità privata per poter fornire ulteriori prestazioni chirurgiche e anche posti letto aggiuntivi covid e non covid.  

Per quanto riguarda il potenziamento delle strutture per l’accoglienza di pazienti post-acuti che non necessitano di cure ospedaliere sono state adottate le seguenti misure. Ospedali di comunità: a Novi di Modena (distretto di Carpi) con 15 Posti letto per pazienti Covid+ post-acuti, struttura creata appositamente per gestire pazienti covid; riconversione dell’OsCo di Fanano in strutture Covid+ (15 posti letto); apertura ex novo, il 23/11/2020, di un OsCo a Soliera con 21 posti letto dedicati a pazienti Covid+. Stante il pesante carico di dimessi no covid ancora presente, si è ritenuto di mantenere nella configurazione no covid l’OsCo di Castelfranco Emilia con 19 letti. In aggiunta a queste strutture, sono stati predisposti dei posti letto presso l’Hotel Tiby e l’Hotel Concordia (quest’ultimo attualmente non utilizzato) per l’accoglienza dei pazienti Covid+ che non hanno la possibilità di mantenere l’isolamento domiciliare presso le loro abitazioni. Tale soluzione è da ritenersi valida sia per i casi provenienti dal territorio, sia per quelli in dimissione dall’Ospedale. A livello distrettuale sono stati inoltre potenziati i servizi domiciliari con il compito di sostenere e integrare il lavoro dei medici di medicina generale; in particolare sono state attivate le Centrali Operative Distrettuali per un maggior coordinamento delle azioni in integrazione con Medici, Pediatri, USCA e guardia medica/continuità assistenziale. Rimangono fondamentali l’assistenza domiciliare e l’uso di strumenti di telemonitoraggio a distanza per i pazienti cronici e per quelli covid positivi.


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