Attualità

Il 2018 di Modena in pillole. Cosa ricordare dell'anno che se ne va

Fatti e personaggi dell'anno che si conclude in una carellata di 12 mesi per raccontare il territorio

Gennaio – Vasco Rossi cittadino onorario di Modena

Il 2018 si apre nel segno dell'evento che ha marchiato in modo indelebile l'anno precedente. Dopo i fasti di Modena Park, infatti, l'Amministrazione decide di consegnare le chiavi della città a Vasco Rossi, con una cerimonia che si svolge il 17 gennaio presso la rinnovata centrale ex Aem di fronte al consiglio comunale e alle autorità locali. Un momento di festa e di celebrazione per una delle ormai rare uscite pubbliche del rocker, che scherza e ringrazia per il tributo ricevuto, rimarcando lo straordinario successo di quello che definisce uno dei più grandi concerti della storia del rock.

Se Modena Park ha scaldato il cuore dei modenesi e dei fan del Kom, altrettanto non si può dire per la cerimonia di gennaio, che complice il pomeriggio infrasettimanale viene disertata dal pubblico, sempre presente quando si tratta di musica, ma più freddo di fronte alle iniziative politiche. A questo si aggiunge poi la gaffe dell'Amministrazione, sanzionata dal Garante per le Comunicazioni per aver violato la par condicio elettorale con una ribalta mediatica considerata oltre i limiti della normativa che regola le attività svolte durante le campagne elettorali.

Febbraio – La neve blocca la provincia

Il mese di febbraio passa alla storia come uno dei più freddi di sempre, o per lo meno da quando esistono le statistiche meteorologiche. Il territorio modenese viene messo a dura prova da svariate nevicate che si concentrano sul finire del mese e ai primissimi giorni di marzo, depositando molti centimetri di coltre bianca. A partire dal 22 febbraio l'Appennino vive i giorni più difficili, con frazioni isolate e strade difficilmente percorribili, senza parlare dei numerosi incidenti. Questo contribuisce a convincere la Prefettura ad attuare un blocco dei mezzi pesanti su tutto il territorio, decisione che lascia dietro di sè uno strascico di polemiche.

Marzo – Le elezioni nazionali disegnano una nuova mappa del consenso politico

Il mese di marzo, con le elezioni per Camera e Senato previste il giorno 4, segna una svolta nello scenario politico nazionale, tanto quanto in quello locale. I cittadini-elettori alle prese con un nuovo sistema elettorale e con una revisione dei collegi si esprimo infatti in maniera discontinua rispetto ai trend del passato: la provincia modenese che si addormenta "rossa" si risveglia il 5 marzo con differenti gradazioni di colore. La perdita di consensi del Pd e dei partiti di sinistra tradizionalmente più forti a Modena consegna seggi e sostegno al centrodestra e al Movimento 5 Stelle, disegnando così una nuova mappa elettorale e aprendo scenari nuovi anche per le elezioni amministrative e regionali in programma nel 2019. Qui di seguito il riepilogo dei risultati del voto 2018.

Aprile – Si riaccende l'allarme sicurezza in città

Anche il 2018 è stato caratterizzato da gravi fatti di cronaca nera e da fenomeni legati a criminalità e degrado che non hanno mancato di far discutere a lungo, sia tra cittadini che nelle stanze della politica e sui mezzi di informazione. Aldilà dell'annoso dibattito sulla percezione di insicurezza - contrastata dal calo statistico dei reati, la primavera dell'anno appena trascorso ha acceso i riflettori su alcune aree della città, in particolare sul parco Novi Sad e sulla zona della stazione, caratterizzati da troppi episodi criminali come scippi, aggressioni e furti. Insieme alle arre limitrofe al condominio RNord e al parco XXII Aprile, il Novi Sad ha rappresentato il fulcro dell'azione delle forze dell'ordine, impegnate in controlli straordinari divenuti via via sempre più ordinari.

Un discorso a parte merita sicuramente lo spaccio di stupefacenti, con la conferma del fiorente mercato modenese data dai continui arresti e gli importanti sequestri di sostanze. Alle droghe ormai "tradizionali" come hashish e marijuana, il cui consumo riguarda sempre di più giovanissimi studenti, il 2018 ha addensato nubi preoccupanti sulla presenza dello shaboo, un tipo di metanfetamina dagli effetti devastanti per la salute. Insieme alla crescita di questa droga è cresciuta anche la criminalità nigeriana, ormai monopolista dello spaccio di questa sostanza sintetica e capace si sostituirsi ai pusher nordafricani che da anni operavano sul territorio.

Maggio – Il Modena Football Club torna a nuova vita e rinasce l'entusiasmo. 

Se il 2017 era stato l'anno della disfatta sportiva e societaria del calcio gialloblu, il 2018 è l'anno della rinascita. Archiviata la triste parentesi che ha portato al fallimento dello storico club canarino dopo una serie di retrocessioni, tre cordate imprenditoriali bussano alla porta del Comune rispondendo al bando pubblicato dall'Amministrazione. La spunta il progetto societario e sportivo collaudato del duo Amadei-Seghedoni, con la presidenza di Carmelo Salerno e la guida sportiva di Doriano Tosi, che il 18 maggio vengono "investiti" dall'Amministrazione del'oneroso compito di rilanciare il calcio modenese. Nasce così il Modena Fc 2018, che riparte dalla Serie D puntando su mister Gigi Apolloni e su alcuni nomi storici della recente storia calcistica gialloblu: una squadra pensata e attrezzata per risalire nel minor tempo possibile verso le categorie che contano. Il 2018 si chiude con una classifica che sorride ai canarini, in vetta solitaria, ma soprattutto con un rinnovato entusiasmo sportivo che rianima ogni domenica lo stadio Braglia e i campi di periferia dove si disputano le trasferte.

Giugno – Bottura incoronato per la seconda volta miglior chef del mondo

A Modena un anno non può trascorrere senza una menzione per la buona cucina e l'enogastronomia, assi portanti di un territorio che punta sempre di più, anche da un punto di vista turistico, sulle eccellenze della tavola. Icona di questa modenesità gastronomica è ovviamente lo chef Massimo Bottura, per il quale il 2018 si è rivelato ancora una volta foriero di successi e soddisfazioni. Dopo un anno di "purgatorio", infatti, Bottura torna nuovamente sul tetto del mondo, sbaragliando la concorrenza dei colleghi ultrastellati e facendo guadagnare per la seconda volta il titolo di miglio ristorante del mondo alla sua Osteria Francescana. Il premio viene consegnato il 19 maggio a Bilbao nell'abito della serata di gala del "The World's 50 Best Restaurants“.

Luglio - Urbanistica, cemento, consumo di suolo e rigenerazione: 2018 anno della svolta?

E' senza alcun dubbio quello dello sviluppo urbanistico il tema più "caldo" dell'estate e dell'anno 2018 sotto la Ghirlandina. Proprio nel mese di luglio si infiamma il dibattito pubblico sul tema delle nuove urbanizzazioni, dopo che il Comune approva un Avviso Pubblico che invita i costruttori a presentare i progetti relativi agli interventi edilizi sul suolo modenese. Una decisione che segue l'entrata in vigore della nuova Legge Regionale sul consumo di suolo, che fissa un nuovo limite (3%) e costringe le amministrazioni ad aggiornare i propri piani ed istituire maggiori vincoli.

E' il futuro comparto Vaciglio-Morane a rappresentare un primo terreno di scontro tra l'Amministrazione e i comitati - Mobastacemento in primis - e a dare eco a chi ritiene necessario preservare ogni metro quadro di suolo vergine, contrapposto alle pressanti richieste delle associazioni economiche di incentivare lo sviluppo del settore edilizio con sempre più investimenti pubblici.

Bisognerà attendere gli inizi di dicembre per conoscere l'esito dell'Avviso e il voto del Consiglio Comunale, che autorizza l'urbanizzazione di 4 nuovi ettari, oltre al recupero di diverse aree all'interno del perimetro cittadino. Una politica salutata con entusiasmo dal sindaco e dalla sua maggioranza, ma ancora osteggiata da opposizioni e comitati, come preludio ad uno scontro che animerà la campagna elettorale della primavera 2019.

Agosto - Con il caldo estivo si accede l'emergenza virus West Nile

Agosto è sinonimo di grande caldo, vacanze e zanzare. Mescolando questi tre elementi, purtroppo, l'estate 2018 dà vita ad una nuova e preoccupante emergenza sanitaria, legata alla trasmissione del virus West Nile, spesso contratto dai cittadini durante i viaggi all'estero e poi "riportato" in patria con il rischio di diffusione. In agosto gli ospedali modenesi incominciano a registrare i primi casi di contagio e le amministrazioni si attrezzano per il contrasto alla proliferazione degli insetti, prevedendo nuovi obblighi e multe per i privati cittadini che non eseguono trattamenti anti-zanzare. Nelle settimane a venire purtroppo si registrano i primi decessi nella provincia di Modena a causa dell'encefalopatia da West Nile e per le complicanze che ne conseguono per tutto l'organismo. L'epidemia si spegne a metà ottobre, con il bilancio drammatico di quasi 200 contagi che hanno portato in tutta la regione a 21 decessi, 4 dei quali a Modena.

Settembre - Due omicidi sconcertanti macchiano di sangue la provincia

Il mese di settembre fa registrare un insolito picco di reati violenti, due dei quali scuotono l'opinione pubblica. Si tratta di due omicidi: a San Donnino viene rinvenuto il cadavere carbonizzato di una giovane donna, mentre a Zocca viene ritrovato dopo giorni di ricerche il corpo senza vita di un ragazzo di appena 16 anni, Giuseppe Balboni.

Il primo caso tiene impegnati a lungo i Carabinieri di Modena in un'indagine complessa e articolata, che ad un mese dal rinvenimento del corpo della giovane prostituta accanto al fiume Panaro il 10 settembre, porta all'arresto di Raffaele Esposito, 34enne di Savignano dall'indole violenta e maniacale, accusato non solo di omicidio, ma anche di violenza sessuale e tentato sequestro ai danni di altre due giovani donne.

Sempre i Carabinieri arrestano invece il 25 settembre un ragazzo di 16 anni, reo confesso dell'omicidio del coetaneo Giuseppe Balboni, freddato con una pistola e poi gettato in un pozzo in località Tiola di Castello di Serravalle (BO). Gli inquirenti fanno luce su una vicenda sconcertante nata da dissidi tra adolescenti, liti e piccoli debiti legati al consumo di droga: una storia finita nel peggiore dei modi e che apre riflessioni molto complesse.

Ottobre - Lo smog torna a farla da padrona, auto ferme e polemiche

Puntuale come ogni fine estate torna ad innalzarsi il livello di inquinamento dell'aria sul bacino padano, sempre ammesso che si sia mai abbassato. L'emergenza smog viene affiancata ancora una volta da una manovra regionale che punta a limitare la circolazione dei veicoli più inquinanti e introduce altri divieti su aspetti come il riscaldamento domestico. Fra le consuete polemiche circa la reale efficacia delle limitazioni alla mobilità, si inserisce a cavallo tra settembre e ottobre la decisione della Regione di imporre - in anticipo sulle previsioni - il blocco anche ai veicoli con motorizzaione Diesel Euro 4, che scatena la reazione delle associazioni di categoria e dei privati cittadini. Dopo accesi dibattiti, il 4 ottobre la giunta Bonaccini fa dietrofront e revoca le misure, accontentando così gli operatori economici e scontentando gli ambientalisti. I livelli di polveri sottili, nel frattempo, ignorano qualsivoglia scontro politico e provvedimento normativo, continuando a salire e confermando la pianura Padana come uno dei luoghi più inquinati del mondo.

Novembre - Aemilia, terra di mafia: la sentenza e gli arresti

Il 1 novembre, all'indomani della sentenza emessa dal tribunale di Reggio Emilia per il primo grado di giudizio del maxi processo alla 'ndrangheta, anche Modena si sveglia con l'ormai non più opinabile consapevolezza di essere diventata terra in cui la mafia ha attecchito ed è stata in grado di mescolarsi con il tessuto economico "virtuoso" della ricca e produttiva Emilia. Sono ben 125 le condanne per gli imputati coinvolti nel processo Aemilia, nato da un'indagine del Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Modena che per anni hanno monitorato l'attività dei cutresi trapiantati nel reggiano e affiliati al clan Grande Aracri. A farne le spese sono anche gli imprenditori modenesi Augusto Bianchini e Gino Gibertini, che rispondono di condanne molto pesanti. Seppur in attesa dei prossimi gradi di giudizio, l'importante processo di 'ndrangheta rappresenta - o dovrebbe rappresentare - una svolta storica per il contrasto alla criminalità mafiosa, che ora non ammette più alcun alibi neppure in terre finora ritenute estranee a queste dinamiche. 

Dicembre - Le cooperative di lavoro e una ravvivata lotta sindacale: il caso Italpizza

Se negli anni passati il comparto carni di Castelnuovo-Castelvetro era stato il centro dello scontro sindacale sui diritti dei lavoratori, a dicembre 2018 la scena viene rubata dallo stabilimento Italpizza di San Donnino di Modena, che diventa teatro di scontro - anche fisico - sulle condizioni di lavoro. Ad animare la piazza è sempre il sindacato autonomo SI Cobas, che protesta per diversi giorni davanti ai cancelli di strada Gherbella per chiedere il reintegro di operai licenziati e il rispetto delle mansioni effettivamente svolte in fabbrica: i tentativi di bloccare i mezzi davanti all'azienda rendono necessario l'intervento delle forze dell'ordine. Per una settimana i manifestanti bloccano l'area e subiscono più e più volte lo sgombero con lacrimogeni cordoni di sicurezza, fino a che le parti non trovano un accordo grazie allamediazione della Prefettura.

Aldilà del caso contingente, i riflettori tornano ad accendersi sul fenomeno delle coop spurie e dei lavoratori in appalto: strumenti che sempre più spesso vengono adottati dalle aziende per ridurre al minimo il costo del lavoro, ma che nascondono spesso evidenti irregolarità che la politica tuttavia non intente - non può esservi altra spiegazione - contrastare in maniera efficace.