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Niente ricreazione alle Scuole Paoli, protesta e flash mob degli studenti

L’idea di far trascorrere il periodo di ricreazione in classe agli studenti della scuole medie "Paoli" non è piaciuta a genitori e ragazzi. Domani un flashmob di protesta davanti all’istituto

Non hanno atteso molto studenti e famiglie ad esprimere le loro “forti perplessità” in merito al provvedimento che obbliga i ragazzi a trascorrere le ricreazioni in classe. Questa è infatti la regola adottata dalla nuova Dirigente Anastasia Cantile, preside a partire da quest'anno nella scuola media Pasquale Paoli di Modena.

“Il provvedimento non risulta in nessuna comunicazione ufficiale – sostengono gli organizzatori della protesta-  il Regolamento di Istituto infatti parla di ricreazione nei corridoi negli spazi antistanti la classe e quindi sembrerebbe assunto in maniera unilaterale dalla Dirigente, o al più dal Collegio dei docenti, senza alcun preventivo coinvolgimento delle famiglie e degli studenti, sia nelle sedi preposte (il Consiglio di Istituto, previsto il 30) né informalmente”.

Studenti e famiglie sono in maggioranza contrarie a questo provvedimento: essi sono confinati nelle mura della loro classe per 6 ore consecutive e alcuni per 9 ore e per andare al bagno occorrerà dotarsi di un pass e andare alternati.

“Questi ragazzi stanno in 25-30 in cubature sacrificate e quindi per loro uscire dalla classe, favorire il ricircolo dell'aria, sgranchire le gambe, rilassare la mente, è irrinunciabile – continuano i genitori contrari al provvedimento- come lo è il loro diritto ad avere occasioni di socializzazione anche con altri compagni di scuola e così via. E la ricreazione dovrebbe permettere ai ragazzi di rigenerarsi per seguire con maggiore concentrazione le lezioni successive! Quindi questione di salute e di diritto all studio”

Alla base del provvedimento,  non essendo cambiato il quadro normativo rispetto a giugno, pare ci sia il “peso” della responsabilità di vigilanza per la Dirigenza e gli insegnanti, ovvero se i ragazzi stanno chiusi in classe ci sono meno rischi per chì deve vigilare su di loro.

I ragazzi hanno atteso qualche giorno e dopo la protesta è esplosa su WhatsApp, dove i ragazzi più “indignati” hanno creato un gruppo WhatsApp che ad oggi ha raggiunto circa 200 studenti delle Paoli.  Pare inoltre che sia stato indetto un “flash-mob” di protesta davanti all’Istituto per domani Mercoledi 25 dalle 7:30.

Anche le famiglie hanno atteso poco: hanno inondato la Preside di lettere e di richieste di appuntamento per chiarimento.


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