Attualità

Insulti razzisti e minacce a Ikram Jarmouni, la studentessa premiata alla Camera

Nata a Modena da genitori marocchini, è un’attivista per i diritti umani e studia Diritti umani e governance multilivello. Il giorno in cui ha ricevuto un prestigioso riconoscimento è stata vittima di un'aggressione sul treno. Il video

Ikram Jarmouni, la studentessa premiata alla Camera bersaglio di insulti razzisti e minacce

L'onore di varcare la soglia della Camera per ricevere il "Premio America giovani per il talento universitario" ma anche la rabbia di essere bersaglio di insulti razzisti mentre è sul treno per Roma. Tutto nello stesso giorno. Ikram Jarmouni, studentessa modello di Modena, lo scorso otto maggio è stata aggredita sul treno che la portava nella Capitale insieme a un'amica. L'episodio è denunciato dalla stessa ragazza con un video su Instagram.

Immagine dal profilo Instagram di Ikram Jarmouni

"Lunedì 8 maggio sono stata premiata come studentessa d'eccellenza italiana in Parlamento - scrive Ikram - Lo stesso giorno, mentre ero in treno verso Roma sono stata aggredita, insultata e minacciata di morte per il colore della mia pelle. Né le forze dell'ordine né i capotreno sono intervenuti nonostante abbia chiamato con urgenza entrambi. Non è stato fatto alcun tentativo di identificazione. Lui poteva essere potenzialmente armato. Questa poteva essere una strage. Questa è l'Italia".

Ikram, 22 anni, è nata a Modena da genitori marocchini ed è un’attivista per i diritti umani. Studia Diritti umani e governance multilivello all’università di Padova. Il suo impegno le è stato riconosciuto con tanto di premiazione alla Camera. La gioia è stata però "macchiata" dall'odiosa aggressione. L'uomo che ha inveito contro di lei era inciampato nel corridoio, la ragazza si è voltata per vedere cosa stesse succedendo ed è stata travolta dagli insulti. Le ha urlato "zingara", "Ti spacco la faccia...". C'è chi ha tenta di placarlo, ma senza troppo successo. "Che fai? Non lo vedi che è una ragazza...", si sente in sottofondo. L'aggressore resta senza nome, ma il video è diventato virale e il peso delle parole pronunciate resta.


Si parla di