Cronaca

Società Operaia di Mutuo Soccorso, 150 anni di storia della città

Compleanno significativo per la Società dondata nel 1863 all'indomani dell'Unità d'Italia, che ha rappresentato per la Modena di un secolo fa una vera e propria istituzione. Un libro e una conferenza per celebrare l'evento

La sede della Soms, oggi e ieri

Non molti tra i più giovani ne conoscono la storia e le attività, ma la Società Operaia di Mutuo Soccorso (Soms) di Modena ha rappresentato un tassello assolutamente importante nella vita sociale e culturale della nostra città. Una storia lunga 150 anni che oggi viene celebrata con un'iniziativa pubblica, con la pubblicazione di un volume e una conferenza dedicata che si terrà domenica 29, dalle 10.30 al Teatro San Carlo. La Società ha rappresentato un importante punto di riferimento per la comunità cittadina, sin dal periodo post-unitario, raccogliendo intorno a sè persone ed esperienze che avrebbero poi dato origine ad istituzioni importantissime. Banca Popolare, Teatro Storchi e Società del Sandrone, solo per citarne alcune.

Un ruolo chiave nella Modena unitaria e nel processo di costruzione di una società di massa, laddove la Soms, di ispirazione laica e mazziniana, ha sostenuto e promosso il dialogo fra operai, artigiani e borghesi, sempre in ottica mutualistica. Dai sussidi d'infermità, prestiti e contributi per la vecchiaia, fino all'Istituto Alimentare ed al Patronato dei Figli del Popolo, passando per l'istruzione e l'alfabetizzazione: un punto di riferimento fondamentale per una città che subiva lentamente le grandi rivoluzioni sociali della contemporaneità. Nomi forse lontani, di un fascino antico, ma a ben vedere essenziali per le sorti della Modena di fine '800 e inizio '900.

Lo scorrere del tempo e i cambiamenti sociali hanno inevitabilmente modificato la natura dell'associazione, che tuttavia non trascura le proprie finalità vecchie di un secolo e mezzo. “Si può parlare a buon proposito di 150 anni spesi bene e per il bene della collettività nel nome di un mutualismo filantropico ed assistenziale che ha creato le premesse di una sorta di welfare ante litteram – scrive l'attuale Presidente della Soms, Enzo Crotti – E ancora oggi, i soci iscritti ricevono sussidi economici in caso di ricovero in ospedale sotto forma di diaria, un contributo finanziario considerevole per le puerpere e per le spese di tumulazione del socio, oltre ad agevolazioni di varia natura”.

Oggi le attività hanno assunto un carattere maggiormente associazionistico e ricreativo, che coinvolge 450 soci di diverse età. Ma la storia ha consegnato alla Società un ricchissimo patrimonio: i quadri e le opere d'arte raccolti e conservati nella sede di via Canalchiaro sono un autentico patrimonio artistico e saranno oggetto di un approfondimento proprio nella conferenza del Teatro San Carlo. Non va poi sottaciuto l'imponente archivio documentaristico e fotografico, associato agli archivi Comunali, che traccia nei dettagli 150 anni di storia della città.

La conferenza del 29 è intitolata proprio “La Società Operaia di Mutuo Soccorso nella vita culturale e sociale di Modena”: ad illustrare storia, vicende e prospettive future della Soms di Modena saranno tre relatori: il Prof. Massimo Iasonni, ordinario di Diritto ecclesiastico alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Ateneo di Modena e Reggio Emilia che parlerà di “Mutualità: un impegno per la Soms”; poi prenderà la parola il Prof. Giorgio Montecchi, Presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento – Comitato di Modena, docente di Biblioteconomia all'Università Statale di Milano, con la relazione “La Soms nella vita sociale ed economica di Modena” e infine “Arte modenese nei dipinti della Soms” a cura della Dott.ssa Graziella Martinelli Braglia, socia dell'Accademia di Scienze, Lettere ed Arti.


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