Cronaca

Rapine a Medolla e Cavezzo: arrestati due dei tre "pendolari del crimine"

La Procura di Modena ha emesso un decreto di fermo per due malviventi di origine campana, autori dei colpi al benzinaio di Medolla e all'Eurospin di Cavezzo. Ad identificarli DNA, impronte e soprattutto un particolare tatuaggio

Sono stati arrestati due dei tre “pendolari del crimine”, autori delle rapine avvenute nel luglio scorso ai danni di un benzinaio di Medolla e del supermercato Eurospin di Cavezzo. Il modus operandi della banda è stato il medesimo per entrambe le rapine: prima un sopralluogo a bordo di una Fiat Punto regolarmente noleggiata e di una Fiat Uno rubata, poi la rapina a mano armata e volto coperto.

A Medolla il dipendente del distributore era stato minacciato e percosso per poi essere derubato dell’incasso di circa 400€; così come le due vittime dell’irruzione nel supermercato Eurospin, minacciate e aggredite con pistola e coltello. La violenza e la totale irrazionalità con cui sono stati commessi i reati risulta preoccupante, tanto da far credere alle autorità che i criminali fossero sotto effetto di sostanze stupefacenti. A seguito delle due rapine i malviventi sono riusciti a tornare nel napoletano indisturbati, come dimostrano i rilevamenti dei caselli autostradali, il che fa ipotizzare la presenza di una rete di appoggio su cui avrebbero fatto affidamento.

Grazie all’efficiente sistema di videosorveglianza di Cavezzo, al DNA e alle impronte palmari rilevate sull’automobile rubata, i carabinieri della Compagnia di Carpi sono riusciti a risolvere la situazione in tempi brevi. Di particolare importanza è risultato essere il fotogramma che riporta un singolare tatuaggio di uno dei componenti della banda, un’immagine del Cristo affiancata da una pistola, che ne ha confermato la colpevolezza.

I due criminali sono stato arrestati nelle ore scorse nei loro comuni di residenza, rispettivamente Giuliano e Mugnano, entrambi in provincia di Napoli. Si trovano ora nel carcere di Poggioreale, in attesa che il GIP locale confermi lo stato di fermo emesso dalla procura di Modena.


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