Cronaca

Ben 7 lavoratori in nero, sospeso un ristorante. Maxi multa da 83mila euro

Proseguono i controlli dei Carabinieri ad attività di ristorazione etnica. Grossi guai per un locale di Carpi

(foto di repertorio)

Domenica scorsa i Carabinieri della Compagnia di Carpi, con il supporto del Nucleo Carabinieri Antisofisticazioni e Sanità di Parma e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Modena, hanno eseguito un controllo ad un’attività di ristorazione etnica  di Carpi. Nel corso dell’attività ispettiva, i militari hanno riscontrato inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, per non aver effettuato la valutazione di tutti i rischi presenti nei luoghi di lavoro, per non aver designato il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, la mancata informazione e formazione in materia di sicurezza dei lavoratori e l’omessa manutenzione dei presidi antincendio

Inoltre, è stata verificata la presenza di ben 7 lavoratori “in nero”, pari al 32% del personale complessivamente impiegato nel locale.

Sono state rilevate anche una serie di carenze igienico-sanitarie, violazioni che hanno comportato la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Modena del titolare del ristorante, la contestazione di sanzioni e ammende per oltre 83mila euro. L'attività è stata sospesa fino a quando non saranno ripristinate le condizioni di sicurezza e regolarizzate le posizioni dei lavoratori.

L'ispezione rientra fra i controlli disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Modena finalizzati a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso ed a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della sicurezza dei lavoratori, della salute ed igiene sui luoghi di lavoro.

"Il settore della ristorazione e più in generale dei pubblici esercizi, è esposto a forme di irregolarità molto diffuse fino al lavoro nero, ne è dimostrazione la quantità di segnalazioni da parte di lavoratrici e lavoratori che si rivolgono agli uffici del sindacato", ha commnetato la Filcams Cgil.

"Di assoluta gravità è inoltre il fatto che in tante realtà non vengano rispettate elementari norme igieniche e le normative per la salute e sicurezza di lavoratrici e lavoratori. Aggrava questa situazione la precarietà diffusa presente nel settore, ulteriormente peggiorata dalle ultime normative introdotte dal Governo in materia di lavoro, a partire dalla grave scelta di facilitare ulteriormente l’uso dei voucher", aggiunge la Filcams Cgil, invita tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore a rivolgersi presso i propri uffici, diffusi in tutto il territorio provinciale, per segnalare queste irregolarità ed esercitare le tutele sindacali.


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