Cronaca

Gravi danni alla tela del Guercino rubata. Svelati i dettagli del ritrovamento

Emerge la triste verità sul quadro rubato a Modena: il 30% del dipinto risulta danneggiato in modo significativo. In attesa del rientro emergoni i dettagli sull'operazione della Polizia di Casablanca che ha portato all'arresto di tre ricettatori

Nei giorni scorsi le autorità marocchine hanno fornito la prima immagine della tela ‘Madonna coi santi Giovanni Evangelista e Gregorio Taumaturgo’, opera del Guercino rubata a Modena nell'agosto 2014 e ritrovata nelle scorse settimane in un sobborgo di Casablanca. La fotografia è desolante: crepe e abrasioni nella pittura sono tali da comprometterne oltre un terzo della superficie. Le condizioni di trasporto del quadro sono evidentemente state tali da danneggiarlo seriamente e da richiedere un necessario restauro.

Ma per questo si dovrà attendere, dato che ad oltre un mese dal suo ritrovamento l'opera è ancora conservata in Marocco. In attesa di un accordo definitivo tra le autorità nordafricane e il Governo italiano, sono emersi dettagli importanti sull'indagine e sull'operazione condotta dal commissariato di Hay Hassini nel quartoere popolare di Derb Soltane.

"Abbiamo identificato i ladro del quadro – hanno spiegato gli inquirenti al sito Telquel.maE' un marocchino che vive in Italia. Sappiamo tutto su di lui, ha il profilo di un immigrato regolare. E' proprietario di un bar a Ben M'sik e non era più rientrato in Marocco dal 2015. Abbiamo chiesto un mandato di arresto contro di lui". In merito ai complici, invece, emerge il fatto che si tratterebbe di semplici operai che puntavano ad arricchirsi con un colpo importante.

Confermato poi il ruolo chiave dell'antiquario di Casablanca cui i ladri si sono rivolti in gennaio, spiegando di avere un quadro di grande valore da vendere. Secondo il quotidiano marocchino, la Polizia di Hay Hassini ha ricevuto la denuncia  e poi predisposto una trappola per i ricettatori, con l'aiuto di un altro antiquario "amico" e di un agente sotto copertura che si è finto l'emissario di un ricco compratore locale.

Cinque settimane di trattative, poi una serie di incontri in un hotel di lusso, con un duro braccio di ferro da parte dei malviventi, restii a mostrare il quadro. Alla fine è stata fissata la data per lo scambio, al prezzo di 10 milioni di dirham. Il rendez-vous si è tenuto in un appartamento del quartiere Derb Soltane, sotto l'occhio vigile di due squadre armate della Polizia mimetizzate nei paraggi. Uno dei criminali è arrivato a bordo di un'auto con targa tedesca, da cui estrae la tela arrotolata come un tappeto, che finalemente mostra ai potenziali compratori nell'appartamento.

Poi il segnale convenuto con l'agente infiltrato e il blitz, che ha portato all'arresto dei tre criminali. Un quarto, invece, è stato arrestato due giorni dopo nella città di Settat: si tratterebbe dell'uomo che ha custodito il Guercino dopo il furto, in attesa che potesse essere rivenduto. L'uomo ha rivelato che la tela gli è stata fatta arrivare dall'Italia con un camper, avvolta appunto in un tappeto. Da qui gli impagabili danni all'opera.


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