Apre Terracielo, la più grande funeral home italiana
A Fossalta, sull'antica necropoli romana di Mutina, il futuro dei funerali è già realtà. Gibellini: "Aiutiamo chi resta a salutare chi parte, negli Stati Uniti d'America luoghi del genere esistono ormai da decenni"
E il sogno è già diventato realtà. ‘Terracielo’ infatti apre giovedì. “Per garantire a ognuno la possibilità di esaudire le esigenze concrete che si presentano durante un lutto”. Niente più spostamenti dalla camera ardente alla chiesa dunque, e neppure “la scomodità di tenere un defunto in casa” spiega l’ideatore della ‘funeral home’ “a meno che non lo si voglia”. Il ‘resort’ per funerali, con tanto di camere a tema (quella dei fiumi, del sole, delle rose, degli ulivi, delle stelle e chi più ne ha, più ne metta), infatti, offre tutto il pacchetto completo: camera ardente, funzione religiosa (di qualsiasi confessione), ristorante (150 coperti), bar e parcheggio interrato. Con optional all’avanguardia: come la teleconferenza da tutto il mondo o gli schermi al plasma per guardare le fotografie del compianto a fianco della bara. Solo la ‘sala del commiato’ può ospitare 700 persone, con tanto di gradinata.
Mercoledì il taglio ufficiale del nastro, giovedì invece l’apertura a tutti i cittadini e i visitatori. Quindi, da venerdì, si parte a pieno ritmo. A chi storce il naso, più che altro per il rischio che la ‘funeral home’ diventi un servizio di lusso, Gibellini risponde che “sarà invece accessibile a tutte le tasche e le esigenze, dall’operaio al menager; dal religioso al laico più convinto”. Alquanto singolare, inoltre, il fatto che proprio sotto la nuova modernissima struttura, durante i lavori di costruzione, sia stata trovata parte dell’antica necropoli romana di Modena risalente al I secolo a. C. “Un segno di continuità” scherza qualcuno. In ogni caso, diversi reperti rinvenuti saranno esposti all’interno di ‘Terracielo’ per un mese circa, dentro alcune teche di vetro. A fianco, disegnata su due grandi pannelli, la ricostruzione della necropoli lungo la via Emilia. E vista la casualità, si potrebbe azzardare: da Mutina a Terracielo, l’evoluzione antropologica del rito funerario.
Si parla di
- Gianni Gibellini
- Fossalta
- Via Emilia Est, 1320
- edilizia