Cronaca

Gioco d'azzardo, Tar Emilia annulla i limiti orari di Carpi: "Dopo la pandemia servono nuovi dati sui giocatori patologici"

L'emergenza sanitaria cambia le carte in tavola nei contenziosi tra le amministrazioni dell'Emilia Romagna e gli operatori di gioco. L'ordinanza di Carpi che limitava il funzionamento degli apparecchi dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 è stata annullata e gli apparecchi da gioco potranno rimanere attivi senza limitazioni di orario

L'emergenza sanitaria cambia le carte in tavola nei contenziosi tra le amministrazioni dell'Emilia Romagna e gli operatori di gioco. È quanto è  emerso  dalla sentenza del Tar di Bologna pubblicata oggi, con la quale sono stati annullati i limiti orari introdotti ad agosto 2020 a Carpi (MO).

Amministrazione di Carpi, appello contro la decisione del TAR su annullamento di limiti orari

Il tribunale amministrativo ha accolto i ricorsi di una sala bingo e una sala giochi.  Stando a quanto riportato  le società titolari si erano rivolte al Tar per chiedere l'annullamento dell'ordinanza sindacale con cui è stato limitato il funzionamento degli apparecchi dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22. Decisiva per la decisione del tribunale è l'istruttoria posta a fondamento dell'ordinanza, con la quale si dà conto della crescita dei giocatori patologici sul territorio con dati riferiti al periodo 2016-2018.

Numeri "dunque anteriori alla dichiarazione dello stato di emergenza del 31 gennaio 2020". I giudici sottolineano che la limitazione delle attività deve fondarsi su "attendibili indagini e studi correlati allo specifico ambito territoriale" e "soltanto in caso di accertate esigenze di tutela". In questo caso tale necessità è "ancora più necessaria", visto il periodo di emergenza iniziato quasi due anni fa e tutt'ora in corso. «Non può infatti ragionevolmente escludersi come la grave pandemia in atto possa aver avuto effetti sulla diffusione nel territorio locale della ludopatia e sulla domanda ludica», considerata anche la lunga chiusura della rete di gioco fisica, «la quale ha determinato forti perdite per gli operatori economici dello specifico comparto».

Anche le precedenti decisioni del Tar, quasi sempre a favore delle Amministrazioni, riguardano ordinanze «adottate in periodi temporali antecedenti all’emergenza sanitaria». Gli interventi regolatori in questo senso dovranno quindi essere preceduti da nuove istruttorie. Nel frattempo, l'ordinanza di Carpi è stata annullata, «non avendo l’Amministrazione comunale provveduto alla necessaria attualizzazione dell’istruttoria procedimentale», e gli apparecchi da gioco potranno rimanere attivi senza limitazioni di orario.


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