Cronaca

Caso Tizian, Legambiente: "Siamo al suo fianco in questo momento delicato"

L'associazione ambientalista si pone a difesa del giornalista sotto scorta: ""Precario come tanti altri giovani cronisti ma sempre in prima linea, Tizian non sarà mai solo"

Giovanni Tizian

Anche gli ambientalisti si schierano a difesa di Giovanni Tizian. Quelle rivolte al giovane giornalista sono "le ennesime minacce a chi si impegna, a chi si batte per gli ideali di libertà e giustizia, a chi vive il mestiere di giornalista con coraggio e senza sconti". È quanto dichiara in una nota Legambiente, che assicura: "Per questo siamo al suo fianco in questo momento delicato: Tizian non sarà mai solo".

GIOVANI GIORNALISTI - Nuccio Barillà, del direttivo nazionale, ed Enrico Fontana, responsabile dell'Osservatorio nazionale ambiente legalità, hanno espresso solidarietà e vicinanza a Giovanni: "Precario come tanti altri giovani cronisti ma sempre in prima linea, è finito nel mirino della criminalità organizzata per i suoi articoli ed è costretto a vivere sotto scorta 24 ore al giorno". Non è, ricordano, "l'unico giornalista minacciato. È di pochi giorni fa il caso di un cronista del vibonese, Nicola Lopreiato, preso di mira da un boss locale. E nel recente passato altri giovani reporter hanno subito intimidazioni, come Antonino Monteleone a Reggio Calabria".

ATTENZIONE - Per questo motivo, secondo l'associazione, "occorre tenere alta la guardia e vigilare, in Calabria ma non solo. A Modena, nell'Emilia-Romagna delle cooperative e dell'impegno sociale, Giovanni Tizian ha ritrovato quello da cui era fuggito: le mafie. E ha deciso di iniziare una lotta di verità e giustizia con le sue inchieste". Dunque, concludono, "occorre garantire a Tizian e agli altri cronisti sotto tiro di poter continuare a svolgere con serenità il mestiere di giornalista, per dare un contributo decisivo alla lotta alla criminalità organizzata. Una battaglia di civiltà che riguarda tutti".


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