Cronaca

Nove lavoratori irregolari, chiusura in vista per una stireria cinese di Carpi

Su un totale di 16 dipendenti dell'azienda, sei erano in nero e tre in "grigio". Intervento della Guardia di Finanza insieme alla Polizia di Stato. Multa per oltre 100mila euro

Proseguono i controlli sul lavoro diretti alle numerose imprese gestite da cittadini cinesi nel distretto tessile di Carpi. Più e più volte negli ultimi mesi queste ditte sono finite nei guai con l'Ispettorato del Lavoro per assunzioni irregolari di personale e per le cattive condizioni di lavoro all'interno dei locali, talvolta fatiscenti o affiancati da veri e propri dormitori per i lavoratori.

Nei giorni scorsi è stata effettuata dalle Fiamme Gialle un’ispezione, congiuntamente con il Commissariato di PS di Carpi, nel comune di Carpi nei confronti di un’azienda esercente l’attività “di stiro, ripasso e imbusto”: una stireria gestita per l'appunto da una cittadina cinese. Al termine del controllo sono stati individuati 6 lavoratori in nero (di origine italiana, cinese e pakistana) e 3 lavoratori in grigio (di origine pakistana e cinese) su un totale di 16 lavoratori presenti nel laboratorio.

Per la titolare della ditta utilizzatrice dei lavoratori irregolari, oltre all’applicazione della maxi-sanzione da 1.950 a 15.600 euro per ciascun lavoratore, è scattata la segnalazione alla competente direzione provinciale del lavoro che prevede la sospensione delle attività imprenditoriali che impiegano personale non in regola in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro all’atto del controllo.


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