Cronaca

Ancora sciopero alle Cantine Riunite & CIV, proteste per il contratto

Alta adesione alla giornata di sciopero proclamata oggi negli stabilimenti di Campegine e San Prospero. I sindacati denunciano l'atteggiamento di mancato dialogo dell'azienda

Dopo la proclamazione delle prime due ore di sciopero di venerdì 29 aprile scorso, si riconferma un’altissima adesione dei dipendenti dei due stabilimenti di Cantine Riunite & CIV, di Campegine (RE) e San Prospero (MO) anche allo sciopero odierno di quattro. Nello stabilimento reggiano di Campegine l’adesione allo sciopero ha raggiunto la percentuale del 95%, mentre nello stabilimento modenese di San Prospero (ex Cavicchioli) l’adesione ha raggiunto l’80%.

Nonostante il forte maltempo un significativo gruppo di lavoratrici e lavoratori, impiegati ed operai, hanno partecipato ai presidi davanti elle entrate dei due stabilimenti (in foto alcuni momenti del presidio a San Prospero). I due scioperi, che fanno parte di un pacchetto di otto ore, come da mandato ricevuto dalle assemblee dei lavoratori, sono stati indetti per contrastare l’indisponibilità della direzione della cooperativa sul rinnovo del contratto aziendale.

"Se la direzione aziendale continuerà nel suo atteggiamento di chiusura le RSU e le organizzazioni sindacali di Fai/Cisl e Flai/Cgil proclameranno le altre due ore di sciopero, con assemblea, per decidere insieme altre iniziative di lotta e di mobilitazione sindacale a sostegno della vertenza - fanno sapere i sindacati - Una vertenza che ha come obiettivo la sottoscrizione di un accordo aziendale che sia equo e che distribuisca la ricchezza prodotta anche dai lavoratori e dalle lavoratrici di Cantine Riunite & CIV che, in tre anni di sospensione del contratto aziendale, hanno fatto la loro parte nei processi di riorganizzazione e razionalizzazione produttiva. Anni che hanno prodotto un’utile di 5,5 milioni di euro nell’esercizio 2013/2014 e 1,4 milioni nell’esercizio 2012/2013, con ottime remunerazioni delle uve per i soci della cooperativa".


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