Cronaca

Formigine, lo sciopero dei lavoratori convince l'azienda: riscaldamento acceso alla Kuehne-Nagel

A Ubersetto di Formigine intervengo i tecnici dell'Ausl, chiamati dai lavoratori infreddoliti. L'azienda, che lavora in appalto per la Ferrari, costretta ad alzare il riscaldamento per l'area dove operano i facchii CFP

Alta adesione allo sciopero di stamattina fra i 62 addetti di CFP che lavorano in un appalto presso l’azienda di logistica-facchinaggio Kuehne Nagel di Ubersetto di Formigine. La protesta di oggi, indetta dalla Filt/Cgil e della Rsu, è per chiedere l’immediata accensione del riscaldamento in tutti e due gli stabilimenti di via Perdisa 51-53,  viste le basse temperature in molti locali. 

Alle ore 5 di stamattina la temperatura era di 0°C all’interno dei capannoni, e dopo l’accensione alle ore 9.30 la temperatura oscillava in alcuni locali tra i 6°C e gli 11°C, con interi settori dove però il riscaldamento ha continuato a rimanere spento.  La temperatura di 11°C è stata raggiunta comunque solo nel locale dove lavorano i dipendenti diretti di Kuehne-Nagel e non anche negli altri locali dove lavorano i 62 addetti di CFP. 

“Anche una temperatura di 11°C rimane bassa e non a norma” afferma Giulia Grandi segretario Filt/Cgil che sta presidiando da stamattina alle ore 5 i cancelli dell’azienda insieme ai lavoratori. 

L’Ausl chiamata dalla stessa Filt/Cgil, pur rilevando temperature abbastanza vicine a quelle di norma (l’azienda stamattina ha tenuto acceso il riscaldamento), ha ribadito che le temperature all’interno dei locali di lavoro non possono essere inferiori ai 15°C. Quindi prima dell’inizio dell’orario di lavoro questa temperatura deve essere raggiunta nei locali, con accensione dell’impianto di riscaldamento almeno mezz’ora prima dell’inizio. 

Kuehne Nagel ha dovuto acconsentire a questa misura e a fronte di questo impegno è stato sospeso a fine mattinata sia il presidio che lo sciopero che durava dalle 5 del mattino. I lavoratori che dovevano completare il turno sono perciò rientrati al lavoro alle ore 13. L’azienda si è resa disponibile a calendarizzare un incontro con il sindacato già la prossima settimana per valutare altre situazioni di disagio nei locali.


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