Truffa al bancomat, colpiti due sportelli in città
Con un'asticella di plastica applicata alla feritoia del bancomat, ignoti riuscivano a impedire l'uscita del denaro inducendo così il cliente a pensare a un guasto
Negli ultimi anni ci siamo abituati a vedere assalti o truffe al bancomat con gli ultimi ritrovati della tecnologia: esplosivi particolari, sensori o telecamere per rilevare codici segreti o particolari marchingegni per la clonazione. Invece, la scorsa settimana, è bastata un'asticella di plastica di una ventina di centimetri applicata alla feritoia della fuoriuscita dei contanti con un poco di nastro biadesivo per fare fruttare qualche centinaio di euro a un ignoto truffatore amante della semplicità.
Colpiti con questo sistema sono stati due sportelli bancomat di via Emilia Est e via Buon Pastore il 16 e il 18 luglio scorso. Il metodo utilizzato in questi casi è semplice quanto efficace: il truffatore applica l'asticella alla feritoia, il cliente si presenta per prelevare il denaro che puntualmente non esce perché incastrato dall'asticella. Pensando a un guasto, il cliente, si rivolge al numero verde dell'assistenza e si allontana dal bancomat, lasciando campo libero al truffatore che puntualmente si presenta per rimuovere l'asticella ed effettuare il prelievo vero e proprio del denaro precedentemente incastrato.
La Polizia di Stato è all'opera per individuare i responsabili, invita i clienti che si trovassero coinvolti in episodi di questo tipo ad avvisare innanzitutto il 113 e, soprattutto, a non allontanarsi dal bancomat.
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