Cronaca

Spesa con le social card dei genitori rientrati in Marocco, denunciato per truffa

Un uomo nordafricano residente a Sassuolo dovrà rispondere di truffa ai danni dello stato, dal momento che utilizzava i sussidi erogati dall'Inps ma intestati al padre e alla madre che però erano rientrati nel paese d'origine

Andava al supermercato e pagava la spesa utilizzando gli 80 euro al mese messi a disposizione dalle due “social card”, erogate dall’INPS e intestate ai suoi genitori. Ma padre e madre erano da tempo ritornati in Marocco perdendo così il teorico diritto a beneficiare dei sussidi. Così i Carabinieri della stazione di Sassuolo, al termine di un’articolata indagine, hanno denunciato R.S., 45enne maghrebino, regolarmente residente a Sassuolo.

L’ente previdenziale aveva elargito nel febbraio scorso le carte in favore dei genitori – rispettivamente di 67 e 66 anni –  tenuto conto della documentazione presentata all’epoca all’ente stesso, che acclarava lo stato di indigenza e di difficoltà economiche di entrambi. I requisiti per accedere a tale agevolazione, per i cittadini extracomunitari, sono quelle di risiedere stabilmente sullo stato italiano, avere un’età pari o superiore a 65 anni, non godere di trattamenti da parte dello stato, ovvero, godere di trattamenti inferiori a 6.781,76 euro annui, essere intestatari di utenze ad uso domestico.

Il diritto a tale trattamento, però, viene revocato in caso di abbandono definitivo del nostro paese, ovvero sospeso se il beneficiario o i beneficiari si allontanano dallo stato per almeno 30 giorni. Tutti requisiti rispettati, peccato che da tempo i due genitori dell’extracomunitario erano tornati in Marocco. 

La truffa ha fruttato solo poche centinaia di euro in quanto a seguito delle tempestive indagini, il soggetto e stato scoperto e le tessere bloccate su segnalazione del comando dei Carabinieri. L’uomo dovrà ora rispondere adesso, dinanzi all’Autorità modenese, di truffa aggravata ai danni dello Stato.


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