Economia

Un anno di imprenditoria giovanile CNA Modena, dall'Academy al Caffè dei Giovani Imprenditori

Un'intervista con Lapo Secciani per comprendere la direzione, le difficoltà e le opportunità dei Giovani Imprenditori modenesi che fondando le radici nella storia imprenditoriale modenese affrontano le sfide del digitale e dell'Industria 4.0

Si è concluso un anno di Giovani Imprenditori CNA, che ha visto varie iniziative tra cui 8 caffè dei giovani imprenditori, 5 corsi di formazione dell'Accademia dei Giovani Talenti, 3 fiere a cui i Giovani Imprenditori hanno partecipato e molto altro. Grande importanza è stata data al Caffè dei Giovani Imprenditori, un format ideato per  costruire una comunità attraverso il dialogo, il confronto e lo scambio di idee su tematiche di cultura d’impresa ritenute strategiche per la crescita professionale e personale degli imprenditori.

Il format si svolge all’interno di bar e locali di associati, fuori dagli spazi istituzionali della CNA Modena, ed è itinerante su tutta la provincia. Così come lo strumento di formazione nei campi della comunicazione, management, digitale e personal growth dell'Accademia dei Giovani Talenti, nonché grazie all'Alternanza Scuola Lavoro, grazie alla quale i Giovani Imprenditori sono attivi e credono che attraverso progetti di alternanza scuola lavoro intelligenti si possa partecipare alla costruzione di un modello di istruzione che sappia valorizzare le specificità e i talenti dei singoli studenti. Per capire la direzione dei Giovani Imprenditori modenesi, abbiamo intervistato il Lapo Secciani, presidente dei Giovani Imprenditori di CNA Modena.

Di cosa hanno bisogno oggi i giovani imprenditori per poter concretamente portare avanti i propri progetti imprenditoriali?

Ai giovani imprenditori serve spazio. Serve spazio per potersi mettere alla prova, per potersi misurare e per potersi confrontare. In questo primo anno abbiamo incontrato numerosi giovani imprenditori, associati e non, e parlando con loro mi sono fatto l’idea, anche confrontandomi con il direttivo dei Giovani Imprenditori CNA, che i giovani che scelgono di fare impresa oggi lo facciano perchè vogliono incidere e perchè sono alla ricerca di un proprio spazio, dove crescere, migliorarsi e confrontarsi.

Ecco quindi che le Associazioni di categoria come CNA, ma anche la stessa Camera di Commercio grazie al comitato Giovani, che dovrà però essere riformato e rafforzato, potrà diventare quello spazio che i giovani imprenditori cercano. In CNA abbiamo scelto di costruire attorno ai nostri Caffè dei Giovani Imprenditori una comunità, nella quale ci si possa confrontare su tematiche di interesse e di cultura di impresa, crescendo sia come professionisti che come persone. Grazie a questi incontri i giovani (e non) imprenditori, imparano a conoscersi, a comprendere, rispetto a specifiche tematiche, come la pensano e quale è il loro approccio imprenditoriale; in questo modo abbiamo iniziato a costruire una comunità (aperta anche agli studenti che vogliano partecipare) capace di confrontarsi, di crescere, di conoscersi e poi anche di sviluppare business.

Accanto alla Comunità crediamo che sia importante dare supporto a chi decide di intraprendere un percorso imprenditoriale e questo abbiamo scelto di farlo attraverso l’Academy dei Giovani Talenti, un brand sotto il quale promuoviamo corsi di formazione in pillole su argomenti di interesse (dal come parlare in pubblico, dall’utilizzo di strumenti di condivisione, fino al controllo di gestione, i modelli di business o il pensiero creativo) capaci di creare valore e accrescere le conoscenze professionali del giovane imprenditore. Il supporto però non lo forniamo solo attraverso la formazione, ma anche grazie e soprattutto alla costituzione sia di un gruppo di imprenditori senior (arrivati e affermati) che sono a disposizione per consigli, professionali e personali, su come affrontare le difficoltà e le sfide quotidiane, sia di un team di esperti di impresa 4.0 e innovazione che può proporre e sviluppare temi e argomenti per il business del domani. Comunità e supporto, oltre ai servizi che alleggeriscono l'imprenditore di tutti gli adempimenti burocratici e amministrativi che spesso distraggono e rallentano lo sviluppo di idee e strategie vincenti. In questo modo in CNA siamo convinti di dare ai giovani imprenditori quello spazio che cercano e che serve loro per crescere e affermarsi.

Nel progetto CNA si parla di formazione alla mentalità imprenditoriale. Esiste una differente mentalità d'impresa tra i giovani e gli imprenditori più maturi?

Sarò diretto e risponderò senza esitazione: no. Non esiste una differente mentalità imprenditoriale tra imprenditori giovani e imprenditori senior. Una mentalità imprenditoriale vincente è, quella che non lascia che le cose accadono, ma le fa accadere; che ha il coraggio di cambiare se stesso, le proprie idee, il propio approccio, il propio punto di vista perchè è l’unico modo per cambiare le cose che non vanno e per migliorare la propria vita e quella degli altri. Una mentalità imprenditoriale vincente è quella che non cerca scuse, che non discute dei problemi ma trova soluzioni; che è consapevole che solo attraverso il sudore, la fatica, il lavoro e l’impegno si possano raggiungere i propri obiettivi, perchè nessuno regala niente a nessuno. Una mentalità imprenditoriale vincente è quella di chi si getta nella mischia, assaporando il rischio, lasciando la propria impronta; per costruire qualche cosa proprio, portandolo in vita con il proprio lavoro, modellandolo con il proprio talento, imprimendoci, in modo indelebile i propri valori.

La mentalità imprenditoriale passa dalla scelta di assumersi delle responsabilità con la convinzione che queste diano un significato più profondo al proprio lavoro e alla propria vita. Questa è a mio avviso la mentalità imprenditoriale che serve ed è la stessa, aldilà della capacità di avere accesso alla tecnologia o dall’esperienza che si ha. Questi valori, questa voglia di Essere, più che di apparire, possono essere declinati dall’esperienza, dall’utilizzo di tecnologie, dal tempo in cui si vive, ma grazie ad essa si potrà essere sempre moderni, perchè predisposti a cambiare e a imparare. Noi in CNA, noi Giovani Imprenditori, vogliamo far capire che essere imprenditori è una scelta, che essere imprenditori significa assumersi una responsabilità, non solo economica, ma anche sociale; crediamo che attraverso una formazione basata su contaminazione, condivisione, dialogo e confronto si possa crescere e apprendere permettendo alla propria mente di essere sempre aperta all’innovazione, al confronto, al dialogo e al cambiamento. Essere imprenditore significa saper cambiare, mantenendo saldi i propri valori sociali.

Un problema riscontrato da molte startup è la capacità di trovare finanziatori dei progetti, situazione che avviene più frequentemente in Germania, Regno Unito o USA, cosa può fare CNA in tal senso?

In Italia le startup sicuramente non hanno vita facile, rispetto ai paesi esteri e in particolare quelli di cultura anglosassone, trovare finanziatori, business angels e/o investitori è sicuramente più difficile. Questo è un limite, perchè si investe poco sul talento e quindi diventa limitante anche per il sistema Paese stesso che trova più difficile individuare nuove strade di innovazione, nonostante in Italia sono nate alcune delle idee più interessanti del mondo dell’industria, dalla moda all’automotive, dal food alla meccanica, siamo sempre stato un Paese di innovatori. Cosa è cambiato da ieri ad oggi allora? Io credo che la difficoltà di trovare investitori, business angel, fondi sia figlia della nostra cultura e del nostro retaggio imprenditoriale. Prendiamo alcuni grandi imprenditori italiani: Olivetti, Ferrari, Ferragamo… questi sono nati come artigiani. Imprenditori che giorno dopo giorno, lavorando sul campo, mattone dopo mattone hanno costruito la loro impresa. Questo è il nostro background e difficilmente si sposa con l’idea dell’investitore, del business angel, del fondo.

Questa cosa a me fa riflettere e quindi alla domanda di prima, su cosa è cambiato da ieri e oggi, rispondo che ieri era più facile partire. Ecco allora che, seguendo questo ragionamento, si può capire cosa CNA può e deve fare per le startup. Non deve cercare fondi, investitori e/o business angel, ma mettere le imprese che nascono nelle condizioni di partire, fornire loro strumenti e servizi che possano permettere al giovane imprenditore di concentrarsi sulle proprie idee, sul proprio progetto, di svilupparlo e di metterlo in pratica. In Italia non si parte già strutturati, ci si struttura un po’ alla volta, nel corso del tempo, anno dopo anno, mattone dopo mattone, come hanno fatto Ferrari, Olivetti, Ferragamo. CNA deve permettere ai giovani imprenditori di connettersi al mondo del lavoro per trovare i giusti collaboratori, per creare sinergie vincenti, per costruire una propria identità; lo deve fare attraverso la forza delle relazioni, lo deve fare grazie alla professionalità di tutti quei servizi che snelliscono il lavoro dell’imprenditore.
Se grazie a CNA l’imprenditore viene alleggerito di tutto il peso burocratico e amministrativo e se sempre grazie a CNA l’imprenditore può costruirsi una rete di conoscenze poi questo potrà dedicarsi a crescere, giorno dopo giorno, mattone dopo mattone, proprio come i Ferrari, gli Olivetti o i Ferragamo.Questo deve fare CNA, mettere l’imprenditore nelle condizioni di partire, anche piano, ma partire.


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