Economia

Lavoro e impresa: a Modena l'economia è sempre più donna

L'analisi di Confesercenti: "Un'impresa su quattro è rosa: le donne rendono di più e sanno reinventarsi. In aumento le imprese femminili nella ristorazione, sostanziale tenuta negli altri settori"

In Italia un’impresa su quattro è rosa. Lo ha dichiarato Confesercenti sulla base di dati nazionali Unioncamere. Non solo, le imprese femminili hanno registrato un aumento dello 0,5%, oltre 7mila unità, rispetto a quello più generale delle imprese attestato sullo 0,3%”. E a Modena crisi e sisma non hanno intaccato questi risultati. Lo confermano Milena Ascari, presidente CNIF, il Coordinamento Nazionale dell’Imprenditoria Femminile di Confesercenti Modena e Isa Tosi coordinatore provinciale.

Entriamo nel dettaglio della provincia di Modena: mantengono posizione le attività dei servizi, di alloggio e di ristorazione (994 in tutto con un incremento 35 nuove imprese) a differenza di quelle del commercio al dettaglio che hanno subito una flessione (33 attività in meno rispetto l’anno passato per un totale oggi di 2672). Per numero di imprese femminili (3.666) il territorio modenese è secondo solamente a quello del capoluogo regionale (5.184). I dati parlano anche di incidenza sul mercato dell’imprenditoria femminile. Si parla, infatti, di 37,7% nel commercio al dettaglio, il 27,3% nel settore della ricezione alberghiera e per il 27,2% in quello della ristorazione. Dati che confermano la capacità delle donne di resistere al momento storico che stiamo vivendo, di vincere sulla crisi. Ascari e Tosi: “Le donne sono capaci di reinventarsi. Sarebbe necessario su questi dati svolgere ricerche di tipo sociologico, oltre che statistico, in grado di offrire a chi si troverà a governare il nostro Paese e il nostro territorio, indirizzi precisi e qualificati per lo sviluppo dell’impresa al femminile”. Le donne dunque hanno dimostrato e dimostrano di non essere “choosy”.


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