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Memeskine: i quaderni d'artista allo Spazio Meme

Memeskine: il 4 dicembre allo Spazio Meme di Carpi i quaderni d’artista disegnati dal vivo

A partire dalle ore 16.30 Filippo Bergonzini illustrerà le sue nuove creazioni presso lo spazio espositivo di via Giordano Bruno

Darth Vader e David Bowie, Frida Kahlo e Gandalf il Grigio, Clint Eastwood e Freddy Mercury, il mostro del Dottor Frankenstein ed Elvis Costello: queste icone di un olimpo che ha costituito l’immaginario collettivo della cultura pop contemporanea, sono soltanto alcuni dei personaggi raffigurati nelle Memeskine, i quaderni a tiratura limitata dello Spazio Meme che saranno presentati al pubblico domenica 4 dicembre, a partire dalle ore 16.30 a Carpi, presso lo spazio espositivo di via Giordano Bruno, in un evento nel corso del quale Filippo Bergonzini, disegnerà e colorerà alcuni quaderni dal vivo.

Soggetti ironici, romantici, dissacranti, quelli delle Memeskine, immortalati dal tratto sintetico, insieme lunare e divertito, di Filippo Bergonzini, che sulla copertina di ogni agenda ha riprodotto le proprie passioni e il mondo che lo circonda - la musica, l’arte, la letteratura – unendo, con grazia e sapienza, la filosofia pop di Andy Warhol alla tradizione del segno che va da George Grosz alle vignette del New Yorker. Le Memeskine, ognuna delle quali, essendo disegnate a mano, è dunque un esemplare unico, si potranno trovare allo Spazio Meme a partire dal 4 dicembre e ordinare per mail, per chi, a Natale, voglia regalare un irripetibile quaderno d'artista.

Filippo Bergonzini disegna, dall'età prepuberale, su svariati supporti - dai banchi di scuola agli schermi dei tablet - e sue vignette e illustrazioni si possono ammirare su riviste, fanzine, cartoline, biglietti d'auguri e partecipazioni matrimoniali, palle di natale e quadernini.

Spazio Meme è un’associazione culturale nata a Carpi nel 2010, che prende il nome da quell’unitàauto-propagantesi di evoluzione culturale teorizzata da  Richard Dawkins e analoga a ciò che ilgene è per la genetica.Il meme rappresenta dunque qualsiasi il veicolo della diffusione e della contaminazione culturale e, proprio come i geni, anche i memi vivono e si moltiplicano seguendo peculiari mutazioni: proprio la mutazione culturale è il terreno su cui nasce e cresce lo spazio che del meme porta il nome, spazio culturale fluido di scambi, collaborazioni, incontri, progettazioni. Uno spazio espositivo, un luogo per performance e videoproiezioni, un  bookshop di fumetti dicase editrici indipendenti, un luogo in cui trovare stampe, serigrafie, incisioni e magliette d'artista.

 

Orari apertura: sabato e domenica dalle 10-13, 16-20. Feriali su appuntamento.

Per informazioni è possibile chiamare anche il numero 328.2188826


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