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Almost Silence Festival, due giorni di musica alla Rocca di Spilamberto

L’11 e 12 settembre si terrà il “Almost Silence Festival”, due giornate dedicate al canto e alla voce nella splendida cornice della Rocca di Spilamberto.Il programma fa parte della “Settimana della voce” organizzata dal Comune di Spilamberto ed è curato da Murmur Music&Arts insieme a Collettivo Amigdala.

Il festival si apre sabato 11 settembre con la performance notturna Elementare di Amigdala, che vede in scena dalle 23.30 alle 6 del mattino un coro di sei cantanti che guideranno gli spettatori attraverso la notte, fino all’alba. Lo spazio della corte interna della Rocca sarà attrezzato per poter dormire, con materassi e coperte, e il pubblico potrà liberamente scegliere se lasciarsi andare al sonno oppure vegliare insieme ai cantanti.

Elementare è infatti un rito, un canto rivolto alla notte, come tempo della sospensione e del sovvertimento, una celebrazione dell’attesa in cui l’alba diventa figura di un attraversamento. Sei voci che si consumano lentamente, l’esercizio di una presenza tra artisti e pubblico senza confini certi, parole che si aggrumano e gocciolano lentamente su un lenzuolo bianco: sono questi gli elementi primari attraverso i quali si fabbrica uno spazio poetico condiviso. Mentre con il trascorrere delle ore si forma un vocabolario, quasi una preghiera collettiva, mentre si compie il gesto di accendere un fuoco simbolico nello spazio fra noi e gli altri, Elementare dichiara lo sforzo di una durata corale.

Già presentato all’interno del programma di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, Alto Fest 2018 presso la Pietà dei Turchini di Napoli, e Il Giardino delle Esperidi Festival 2019, Elementare torna così per la prima volta in scena dopo la brusca interruzione causata dalla pandemia.

La performance ha sempre riscosso in tutti i contesti un ottimo successo di pubblico e di critica: si tratta infatti di un’esperienza immersiva e di grande suggestione, che è valsa ad Amigdala la nomination come spettacolo più interessante dell’anno 2019 dalla nota webzine teatrale Fattiditeatro.

La prenotazione per la performance è obbligatoria, i posti sono limitati. Info e prenotazioni a T 0598777673

Il 12 settembre, a partire dalle ore 18 e fino alle 23.30 circa, il festival presenta un ricco programma di concerti che hanno tutti la voce e le sue sperimentazioni al centro.

Si parte con il coro femminile Le chemin des femmes, diretto da Meike Clarelli. Nate come coro di donne di diversa provenienza culturale e geografica, Le Chemin des Femmes hanno costruito una propria autonoma e trascinante esperienza musicale fatta di improvvisazione, poliritmia, circle songs e polifonia vocale. Il coro ha visto avvicendarsi oltre 50 coriste provenienti da almeno quindici paesi: Costa d’Avorio, Ghana, Camerun, Marocco, Moldavia, Ucraina, Argentina, Stati Uniti d’America, Spagna (Paesi Baschi), UK, Croazia, Italia. Il coro unisce professioniste e non, donne di diverse generazioni, età anagrafica, estrazioni sociali, religioni e culture.

A seguire, i concerti di Francesca Bono, musicista e cantautrice, leader delle band LetHerDive e Ofeliadorme, il cui ultimo disco, prodotto e registrato in Galles da Howie B (già produttore di Björk e U2) per la sua label, è stato apprezzato anche da Peter Gabriel, che li ha voluti al prestigioso WOMAD Festival in UK. Ha fatto Tour in Europa, Cina e USA e ha suonato a festival storici come il SXSW negli Stati Uniti.

Tra le collaborazioni, quelle con Massimo Volume, Gianni Maroccolo e Howie B, e con l’artista Giuseppe De Mattia (insieme a Stefano Pilia e Emilio Clementi) per la performance “Allo stesso tempo” sulla strage di Ustica.

Francesca è parte del collettivo DonnaCirco, che ha reinterpretato il primo disco femminista italiano (1974), uscito per La Tempesta nel 2021.

Attualmente sta terminando le illustrazioni per il libro su una band seminale del rock mondiale e lavorando ad alcuni dischi con musicisti italiani e stranieri. Disegna sotto lo pseudonimo Wasted Walls.

Se seguire il duo di As Madalenas. Dolci e energiche, As Madalenas si scambiano gli strumenti e le intenzioni, la lingua italiana e quella portoghese, esprimendo la forza e la delicatezza del mondo femminile e le sfumature diverse del folklore brasiliano, del samba e della canzone d’autore. Tra le più attive interpreti di musica brasiliana in Italia, le due soliste si sono incontrate nel 2014 per unire le loro voci, le chitarre, le percussioni e dare vita ad un progetto unico, pieno di freschezza e intensità.

Il loro primo album “Madeleine” ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica (“uno dei migliori dischi brasiliani dell’anno” per il Venerdì di Repubblica, “armonia pura” per O Globo Brasil), è stato disco della settimana su Fahreneit Radio 3 ed è stato presentato in importanti club e festival nazionali tra cui Crossroads Festival, Ravenna Jazz, Trentino in jazz, Casa del jazz di Roma, Bravo Caffè, Torrione Jazz Club, Piazza Verdi Live (Radio 3), Brasil (Radio 1).

Chiuderà la serata il lavoro di White Ear, è un live-set di composizione estemporanea su macchine analogiche e digitali, i cui suoni e beat sono generati e manipolati in tempo reale in un flusso di brani improvvisati che si susseguono come in una selezione di dischi, con lente sovrapposizioni e graduali variazioni di velocità. Le griglie ritmiche e i paesaggi sonori sono spesso suggeriti da campioni tagliati sul momento, frammenti di registrazioni ambientali o vecchi vinili. Il filo che unisce i diversi momenti della performance è il dialogo tra beat graffianti e giochi di consonanze e dissonanze nati dall’imprevedibilità dei campionamenti spontanei, legati armonicamente da parti suonate dal vivo su sintetizzatori, strumenti acustici ed elettrici.

Ingresso libero fino a esaurimento posti. Durante la serata sarà possibile cenare grazie allo street food a cura di La Lanterna di Diogene. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito. Per partecipare è necessario essere muniti di green pass.


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