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Con L’anima buona del Sezuan continua la Stagione 2018/2019 del Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri

Elena Bucci e Marco Sgrosso adattano interpretano e dirigono uno dei testi più noti di Bertolt Brecht, in cartellone martedì prossimo 11 dicembre. Una favola di sorprendente attualità coprodotta da CTB Centro Teatrale Bresciano ed ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione

Con uno dei testi più significativi di Bertolt Brecht – L’anima buona del Sezuan nella messa in scena di  Elena Bucci e Marco Sgrosso – continua martedì 11 dicembre alle ore 21.00 la Stagione Teatrale 2018-2019 del Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri di Pavullo nel Frignano, curata da ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna, Circuito Regionale Multidisciplinare. Costo dei biglietti: da 19,00 a 11,00 euro.

Tornano Elena Bucci e Marco Sgrosso con il capolavoro di Bertolt Brecht L’anima buona del Sezuan con la regia di Elena Bucci; nuova produzione che rinnova la collaborazione tra ERT Fondazione e i due artisti, accompagnati sul palco da Maurizio Cardillo, Andrea De Luca, Nicoletta Fabbri, Federico Manfredi, Francesca Pica, Valerio Pietrovita e Marta Pizzigallo. In scena anche Christian Ravaglioli che esegue le musiche dal vivo.

Una favola di sorprendente attualità, L’anima buona del Sezuan è la storia di Shen-Tè (Elena Bucci), una donna che vende i suoi favori e vive nella capitale della provincia cinese del Sezuan. La vicenda inizia quando tre dèi in pellegrinaggio attraverso il paese alla ricerca di qualche anima buona arrivano in città e chiedono ospitalità per la notte. Solo Shen-Tè vorrà accoglierli, gesto per il quale la ricompenseranno con una somma di mille dollari d’argento, una possibilità per cambiare vita e affrancarsi dalla sua disonorevole condizione. La generosa donazione è però vincolata al comandamento di continuare a praticare la bontà: da questa apparentemente fortunata circostanza, le vite e i destini dei molti personaggi della storia verranno sconvolti.

Nello svolgersi della vicenda, l’anima buona Shen-Tè si rivelerà troppo generosa e debole di fronte all’avidità e alla cattiveria di approfittatori e postulanti che dovrà affrontare. È così che per legittima difesa, e nel paradossale tentativo di resistere, la donna darà vita al suo spietato alter ego, l’affarista Shui-Tà, cinico e inflessibile personaggio, suo doppio. La scissione, lo sdoppiamento di cui Shen-Tè è iniziatrice coinvolgerà nella spirale della metamorfosi anche gli altri personaggi, come l’acquaiolo Wang o l’innamorato aviatore Yang Sun (entrambi interpretati da Marco Sgrosso).

Con i toni di una fiaba, l’opera si interroga sul sentimento del bene e del male, una riflessione attraverso cui Brecht ci spinge al confronto con tematiche urgenti, per riflettere anche sul ruolo e sul significato dell’arte e del teatro di oggi.


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