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Appuntametno a Modena per "Teatri abitatori di città – Theatres denizen of cities"

Teatri abitatori di città – Theatres denizen of cities
Giornate internazionali di studio e riflessioni – International workshop
15 – 16 – 17 febbraio 2018 // Modena – Bologna – Cesena

Giovedì 15, venerdì 16 e sabato 17 febbraio, in tre delle cinque città sede dei teatri ERT (ovvero Modena, Bologna e Cesena) si terranno le giornate di studio e riflessione Teatri abitatori di città, ideate da Emilia Romagna Teatro Fondazione in avvio del nuovo triennio artistico (2018-2020).

Una tre giorni per ascoltare e condividere politiche culturali ed esperienze dei teatri di oggi, un dialogo tra interlocutori internazionali e realtà dei differenti contesti urbani in cui ERT opera. L'intero convegno, infatti, è stato pensato in una forma dialogica, in cui alle più canoniche relazioni sono alternati degli interventi a commento.
Di fronte al declino degli stati-nazione, per come siamo stati abituati a pensarli, la città sembra sempre più porsi quale orizzonte politico privilegiato, come spazio reale e metaforico di discussione e di mutamento di una società. Per la sua natura composita, fatta da gruppi eterogenei di persone che condividono una geografia, delle abitudini, dei tempi comuni, la città molto racconta di questo nostro presente complesso. È nelle diversità crescenti delle nostre città che si legge il segno più manifesto della globalizzazione. Ma ogni città vive (e dunque ci riporta) in modo differente il nostro tempo, così come ogni sguardo su di essa getta una luce diversa sull'oggi.
E il teatro? Come si pone di fronte alla sua città, considerando che, sin dall'antichità, essa stessa rappresenta l’orizzonte irrinunciabile del suo agire e quasi la misura del suo essere? In che modo dunque, guardando alla città, il teatro può cogliere i tratti più forti del nostro tempo e raccontarli?
In tre giorni non si formula una risposta ultima e il convegno non pretende di risolvere tutte le domande che pone. D’altronde ragionare intorno a questioni complesse è un esercizio che non si fa per arrivare a soluzioni sicure. Si tratta di dipanare dei nodi, certo, ma sapendo che non si potrà scioglierli. Questo è l'obiettivo che si vuole condividere insieme agli artisti, ai direttori di teatri e festival, agli studiosi e ai giornalisti che, dall'Italia e dall'estero, saranno a Modena, Bologna e Cesena dal 15 al 17 febbraio.

Sarà Modena a ospitare la prima giornata di convegno giovedì 15 febbraio presso l’Ex Centrale AEM (viale Buon Pastore, 43): alle ore 11 l’apertura dei lavori sarà affidata a Gianpietro Cavazza (Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Modena), Giuliano Barbolini (Presidente ERT) e Claudio Longhi (Direttore ERT).
Alle ore 12.30 l’intervento di Michael De Cock, Direttore del teatro KVS di Bruxelles, abituato a lavorare con pubblici di culture e lingue diverse. Alle ore 14,30 riaprirà i lavori Massimo Mezzetti (Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna) e poi sarà la volta dell’intervento di Marina Davydova, curatrice e direttrice del Festival New European Theatre di Mosca. A seguire, i commenti a cura di Febo Del Zozzo (Laminarie/DOM la cupola del Pilastro), Michele Di Giacomo (Alchemico Tre) e Giambattista Giocoli (Piccolo Teatro del Baraccano). Dalle ore 16 gli interventi del drammaturgo Davide Carnevali, Vincent Baudriller (oggi Direttore del Théatre Vidy-Lausanne ma già direttore del Festival d’Avignone), Daniele Del Pozzo (Festival Gender Bender) e Cesare Ronconi (con il progetto Ciò che ci rende umani – Teatro Valdoca). Successivamente, commenteranno Stefano Casi (Teatri di Vita) e Valentina Pagliarani (Associazione Katrièm).

Seguono la giornata i giornalisti Claudia Cannella (Hystrio Trimestrale di teatro e spettacolo) e Andrea Marcheselli (la Gazzetta di Modena).

Tutti gli incontri sono a ingresso libero


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