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Nel salotto psicologico di Giulia Staderini di parla di "Borderline. Taglienti come il vetro, fragili come il cristallo"

L’intervento si pone l’obiettivo di fornire alcune informazioni sul termine borderline, distinguendo tra organizzazione borderline di personalità e disturbo borderline. Verranno descritti gli aspetti principali del disturbo ed enucleati i principali strumenti di diagnosi e cura, con focus specifico sulle terapie manualizzate. Il disturbo genera un senso profondo di vuoto, il terrore dell’abbandono (reale o immaginario), sforzi disperati per evitare di essere lasciati soli, profonde alterazioni dell’umore, del senso di realtà, del comportamento e dell’immagine di sé. C’è intolleranza alla solitudine, noia, rabbia inappropriata, difficoltà a contenerla e conseguenti acting out. La rabbia è spesso seguita da vergogna e senso di colpa. Nelle relazioni i borderline oscillano in modo rapido dall’idealizzazione alla svalutazione. Si tratta di personalità estremamente fragili ma con un potenziale distruttivo molto elevato, con aggressività e attacco ai legami. Di fatto boicottano sè stessi e la loro realizzazione personale. Per evitare l’abbandono, per placare la sofferenza possono arrivare a gesti impulsivi, a comportamenti suicidari, autolesivi e auto mutilanti. Facilmente hanno comportamenti dannosi per sé in aree quali il gioco d’azzardo, lo shopping compulsivo, grandi abbuffate, abuso di sostanze, guida spericolata, rapporti sessuali non sicuri. Le condotte di abuso possono arrivare ad essere invalidanti. In questi pazienti è frequente la perdita del lavoro, l’interruzione della scolarità, la rottura di unioni. E’ molto importante affrontare il tema perché i dati epidemiologici sono significativi relativamente al disturbo ed è bene sensibilizzare rispetto a questo pattern comportamentale, al fine di prevenire episodi anche gravi.


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