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Maxx Padovani è un "deret" alla Bottega d'arte

Siamo nel profondo medio evo Francese, nella lingua popolare di Lione e d intorni si appellava cosi (DERET) chi aveva una visione della vita differente dal pensiero imperante, vuoi clericale che temporale. Niente a che fare con streghe o stregoni... Parlo di persone operanti nel campo culturale ed artistico, che imprimevano sulla tela o sulla pergamena il loro io più profondo.

MAXX PADOVANI è un DERET, un "di dietro", un " culo", diremmo adesso. Uno che prova a mostrarci uno dei tantissimi lati B dell'essere umano, materia oscura che non vogliamo vedere, ma che in realtà sovrasta la materia visibile, condizionandola. Noi, convinti di essere "probi viri" seppelliamo molto del nostro vissuto nel profondo di questo nostro benedetto inconscio.


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