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Astra Cult. Una serata anni ‘90 al cinema

Doppio appuntamento al Cinema Astra sugli anni '90 Martedì 19 marzo 2019 dalle 19:00 con Astra Cult e poi la proiezione del film Clerks.

Astra Cult - serata anni ‘90

Per i nostalgici degli anni ’90 si prepara una serata remember al Cinema Astra con allestimenti a tema e musiche omaggio ai gruppi che hanno fatto la storia di quel decennio. Alle 21:00 rispolveriamo, in occasione dei 25 anni dall’uscita, uno il film culto di Kevin Smith Clerks, il divertente racconto di una giornata lavorativa di due commessi del New Jersey.

Ad aprire la serata saranno i BITTERSWEET, band modenese che renderà omaggio ad alcuni dei nomi più importanti e dei brani più belli del decennio in cui il Rock ha scoperto una nuova vita, tornando ai vertici di tutte le classifiche. Nirvana, Red Hot Chili Peppers, Pearl Jam, R.E.M sono solo alcuni dei nomi che i BITTERSWEET ripropongono con la propria personalità, ma sempre rispettosi dello spirito originario. Per l’occasione la band si esibirà in versione TRIO semi acustico - come nella più celebre tradizione di MTV Unplugged (programma televisivo per teenagers) - con la voce di Cecco Signa, Paolo Zoboli al basso e Marcello Borsari alla chitarra.

Prima e dopo djset So 90’s a cura di Laika MVMNT e aperitivo a cura di JutaCafé

A seguire proiezione in versione originale sottotitolato in italiano del film CLERKS di Kevin Smith (Usa, 1994, 105′)

Dante Hicks, costretto a recarsi al lavoro il suo giorno di riposo. Tra dialoghi contorti e surreali, scenette divertenti e grottesche (memorabile la polemica sulla posizione politica dei subappaltatori che stavano costruendo la seconda Morte Nera di Guerre Stellari e la scena del signore anziano che chiede di utilizzare il bagno), la giornata di Dante passa di guaio in guaio, peggiorando sempre più. Insieme a Dante ci sarà a fargli compagnia Randal, il ragazzo che lavora al videonoleggio accanto all'alimentari, perennemente in pausa.

Prodotto in maniera indipendente da Kevin Smith a soli 24 anni, fu girato con un piccolo budget raccolto grazie alla vendita della sua collezione di fumetti. A dispetto delle poche risorse economiche con cui fu realizzato, il film fu premiato alla Semaine de la Critique a Cannes e divenne presto il manifesto della cosiddetta “generazione X”.


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