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Concerti. Al Teatro Comunale un doppio omaggio a Luciano Pavarotti

Mercoledì 5 settembre, al Teatro Comunale di Modena, primo appuntamento con le celebrazioni per l’undicesimo anniversario della scomparsa di Luciano Pavarotti. L’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Gianluigi Gelmetti e il coro della Fondazione Teatro Comunale di Modena eseguiranno lo Stabat Mater di Gioachino Rossini. Voci soliste: Eleonora Buratto (soprano); Marianna Pizzolato (mezzosoprano); Celso Albelo (tenore); Michele Pertusi (basso). Maestro del coro Stefano Colò. Inizio alle ore 21.

Giovedì 6 settembre, sempre al Teatro Comunale alle 21, il pianista Stefano Bollani renderà omaggio a Pavarotti con una serie di fantasie musicali ispirate all’opera lirica, alla canzone tradizionale e napoletana, già parte del repertorio del tenore modenese. Inoltre improvviserà su celebri arie rossiniane tratte da la Gazza Ladra, Il Barbiere di Siviglia e Guglielmo Tell. Parteciperanno alla serata anche i giovani talenti della Scuola dell’Opera Italiana Fiorenza Cedolins che frequentano le master-class tenute dal soprano presso la Casa-Museo Luciano Pavarotti.

Per le serate del 5 e 6 settembre sono rimasti pochi posti. Saranno messi a disposizione del pubblico attraverso una lista d’attesa alla quale si potrà accedere telefonando al numero 059 2033010 dalle ore 10:30 alle ore 13:30 del giorno di spettacolo oppure recandosi alla biglietteria del Teatro (Corso Canalgrande 85) dalle ore 16, sempre dello stesso giorno.

Iniziato su commissione privata nel 1832, dopo che Rossini ebbe interrotto definitivamente e prematuramente la sua attività di compositore pubblico e teatrale, lo Stabat Mater fu dapprima abbandonato e poi ripreso e rimaneggiato alcuni anni più tardi per la versione definitiva, ascoltata per la prima volta nel gennaio 1842, a Parigi, con intramontato successo. L’austera solennità del testo medioevale, una sequenza devozionale di Jacopone da Todi sulla veglia della Vergine Maria, si univa alla immancabile vis teatrale del genio rossiniano dando origine a un’opera di gloriosa bellezza, frequentata dai più grandi interpreti, fra i quali Luciano Pavarotti. Dopo il successo francese, l’opera fu richiesta a Bologna, patria adottiva di Rossini, dove fu diretta da Gaetano Donizetti il 18 marzo 1842, in una sala dell’Archiginnasio. Il ricavato, su volontà del maestro, fu devoluto ai musicisti locali bisognosi. Lo Stabat Mater fu eseguito anche in occasione dei funerali di Rossini, il 21 novembre 1868, nella Chiesa della Sainte-Trinité di Parigi.


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