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Dalle crescentine al roti pakistano, il pane dal mondo raccontato a Modena

Domenica 7 giugno alle 16 torna l'appuntamento del progetto partecipato dei Musei civici “Dalla semina alla tavola”. Protagonisti studenti italiani e stranieri del Cpia anche in coro. Si tratta di un pomeriggio a Villa Sorra tra condivisione di ricordi, racconti, ricette e assaggi di cibi a base di cereali dalle cucine tradizionali dei paesi di origine degli studenti del Cpia (Centro provinciale istruzione per adulti), che alla fine si esibiranno in concerto come coro multietnico per tutti i partecipanti all’iniziativa.

PERCORSO PARTECIPATO DALLA SEMINA ALLA TAVOLA. Il progetto è promosso dai Musei civici di Modena assieme all'associazione “XVS Per Villa Sorra”, all'Istituto agrario “Spallanzani” di Castelfranco Emilia e a Slow Food, a cui si sono aggiunti altri partner come l’Istituto d’arte “Venturi”, l'associazione “Amici del Corni” e, appunto, il Centro provinciale istruzione adulti. Al termine il coro multietnico degli studenti del Cpia sarà diretto da Laura Cattani.

UN PROGETTO VERSO EXPO. Durante l’anno scolastico 2014-2015, in rapporto a “Pane a Villa Sorra” e ai temi di Expo 2015 si è proposto agli studenti un progetto: partire dalla conoscenza del pane modenese e arrivare a descrivere e gustare i pani appartenenti ai loro paesi, attraverso un percorso di conoscenza reciproca centrato su un alimento che, come il riso, è importante per tutta l’umanità.

STUDENTI DA TUTTO IL MONDO. Gli studenti coinvolti nell’esperienza sono 23, sette dei quali vengono da regioni dell’Italia e gli altri da 12 diversi Paesi di Europa, Asia, Africa e Sud America. In particolare le nazioni di provenienza sono Cina, Pakistan, Burkina Faso, Togo, Guinea Conackry, Senegal, Marocco, Brasile, Perù, Moldavia, Romania e Albania.

SI MANGIA! Per ognuno una ricetta dal pane caramellato guineano allo yakayeke del Togo, dal Tapalapa del Senegal alle croquete del Burkina Faso alla pizza Margherita. Attraverso il progetto partecipato gli studenti del Cpia hanno potuto esercitarsi nell’apprendimento e nell’uso scritto e parlato della lingua italiana, oltre a conoscere la cultura e le tradizioni italiane e modenesi in dialogo con quelle degli altri Paesi del mondo, così come prevede il loro percorso scolastico.


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