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Cultura

Settimana della Salute Mentale, tanti eventi e una "marcia" per Màt 2016

Più di 80 eventi in programma. Tra questi: “Màt Pride”, la prima marcia contro i pregiudizi organizzata da utenti, familiari e operatori dei Centri di Salute Mentale dell’Azienda Usl

Arriva alla sua sesta edizione Màt, la settimana modenese di eventi dedicata ai temi della salute mentale. In programma dal 22 al 30 ottobre 2016. Lezioni, dibattiti, seminari, presentazioni di libri, proiezioni di film e mostre. Sono questi gli ingredienti che hanno contribuito al successo di pubblico della kermesse più “pazza” della nostra provincia. Oltre 80 gli appuntamenti in calendario, dalla mattina alla sera. Momenti di riflessione per conoscere i temi legati alla salute mentale e cercare di abbattere i pregiudizi che ancora circondano, troppo spesso, chi soffre di disagio psichico.

Tra gli eventi in rassegna, quest’anno, spicca il convegno di apertura della ‘Settimana’ – sabato 22 ottobre a Modena (dalle 9.30 alle 12.30 in Aula Magna della Facoltà di Medicina in via del Pozzo) intitolato “Per una psichiatria senza coercizione” al quale prenderanno parte anche Martin Zinkler, Primario della Clinica di Psichiatria, Psicoterapia e Psicosomatica di Heidenheim e Direttore, con Michael Lindemann, della rivista Recht und Psychiatrie (Diritto e Psichiatria); Stefano Canestrari Ordinario di Diritto penale nella Facoltà di Giurisprudenza di Bologna e Membro del Comitato Nazionale per la Bioetica e Teresa Di Fiandra del Ministero della Salute. Un appuntamento che cercherà di raccontare gli sforzi della sanità per azzerare l’uso degli interventi coercitivi in Salute Mentale.

Novità della sesta edizione, anche Màt Pride, la “marcia” contro il pregiudizio che partirà alle ore 16.00, sempre sabato, da Piazzale S. Agostino a Modena, per concludersi nella splendida cornice di Piazza Grande. Ci saranno utenti, familiari, operatori, tutti insieme come persone in cammino, volti e voci che vogliono ritrovare il diritto a una “cittadinanza attiva”. Scarica qui il programma completo in pdf.

“Tra gli appuntamenti di Mat – afferma l’assessora al Welfare del Comune di Modena Giuliana Urbelli – c’è anche l’inaugurazione della Fattoria la Fonte, un nuovo spazio che intende riconoscere il lavoro dei volontari e rafforzare il ruolo degli Ufe, gli utenti e i familiari esperti, attraverso progetti di inclusione attiva e laboratori di inserimento lavorativo. L’esperienza – continua Urbelli - coinvolge una novantina di utenti e rappresenta un traguardo importante che ha visto lavorare insieme Comune, Ausl e associazioni di volontariato per la co-costruzione della Salute mentale. Come un altro interessante progetto di ‘transizione abitativa’ volto a sperimentare una forma di abitare protetto e supportato in due alloggi messi a disposizione dal Comune, dove accanto a Servizi sociali e sanitari saranno coinvolti anche gli Ufe. L’obiettivo è sperimentare esperienze di vita autonoma in uscita dalle strutture”

“Màt è un’iniziativa che porta i temi della salute mentale fra ai cittadini, creando opportunità di confronto, dibattito e condivisione” – commenta Massimo Annicchiarico, Direttore Generale dell’Azienda USL di Modena. “In questo senso dimostra il livello di civiltà raggiunto da una società intera, alla cui crescita sono chiamati tutti: professionisti sanitari, utenti, familiari, istituzioni, che riescono a discutere di salute in tutte le sue dimensioni. E la salute mentale è salute, nella più profonda delle accezioni”.  

“Màt conferma la sua funzione di sensibilizzazione sui temi della salute mentale e di azione comunitaria contro il pregiudizio. La nostra Settimana della Salute Mentale – spiega Fabrizio Starace, direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda Usl di Modena – è un’opportunità di ridurre le distanze dalla diversità, coglierne gli aspetti di sofferenza e superare la paura dell’incomprensibile che inevitabilmente emargina. Quest’anno, il tema di apertura coglie uno degli aspetti più controversi dell’agire psichiatrico. Ci chiederemo se è possibile una psichiatria senza coercizione. E in che misura, prosegue Starace, l’obbligatorietà dei trattamenti può coniugarsi col diritto dell’autodeterminazione dell’individuo. Per ricordare sempre che la salute mentale è davvero un ‘bene comune’ di cui tutti dobbiamo farci carico e per il quale è essenziale una progettazione partecipata di tutti i soggetti del territorio”.

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