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Slow Food, il "diritto al piacere" ai Giardini Ducali

La serata di domani sera comincia ai Giardini Ducali di Modena alle 18.30: al posto dell’incontro a cura di Profumalchemico che è stato annullato, l’autore vignolese Paolo Giannasi presenta il suo libro “Gli occhi della verità”: un romanzo nato soprattutto per tramandare alle generazione presenti e future quello che ha vissuto la popolazione civile modenese durante il periodo dell'occupazione tedesca dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. La storia è ambientata a Vignola, un paesino ai piedi dell'Appennino modenese, nel gennaio-febbraio 1945, quando i partigiani locali cercano di contrastare le attività tedesche prima dell'imminente avanzata degli Alleati, attesa per i mesi successivi. Ciano, un ragazzino di undici anni, assiste per caso, assieme al suo amico del cuore William, ad una conversazione fra quattro vignolesi che cercano di aiutare i partigiani, quando scopre, senza saperne il nome, che uno dei quattro in realtà è una spia fascista. Nasce una corsa contro il tempo per scoprire chi sia il traditore e salvare gli altri tre dalla furia tedesca. Un racconto coinvolgente, una trama dal ritmo incalzante in cui il piccolo protagonista, un investigatore in erba tenace e coraggioso, si avvicina pagina dopo pagina alla verità. Un romanzo storico, dove le vicende e i personaggi nati dalla fantasia dell'autore si inseriscono in un quadro di fatti realmente accaduti. 

Si prosegue alle 20.00 con i “Mestieri del cibo”: Giuliana Baldoni presenta il Prosciuttificio f.lli Baldoni Eredi che da oltre 100 anni sorge a Lama Mocogno in località Montecenere, ai piedi del Monte Cimone, dove la tipica brezza dell'Appennino consente al prosciutto “Bacio del Cimone” un processo di stagionatura senza uguali.

Sempre domani, alle 21.30, è l'ora del grande schermo, con la proiezione del documentario “Slow Food Story” di Stefano Sardo. Non di solo fast food vive il contemporaneo: ora anche l'arte del cucinare s'è tramutata in spettacolo televisivo e fenomeno editoriale. E lo chef è diventato il secondo lavoro di tutti. In questo panorama il film narra una storia esemplare, che di questa ossessione gastronomica, di cui è anche responsabile, racconta le premesse politiche, le ricadute sociali: ritratto di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, ripercorre la cronologia di un'eccellenza e di un'eccezione, divenuta modello. Il rapporto stretto e dichiarato tra i frutti della terra e la salute, tra il buon cibo e l'agire politico, è anche la storia di un uomo che ha creduto con lungimiranza e pervicacia nell'investimento locale contro le logiche del consumo globale, difendendo i piccoli produttori e riaprendo, tramite questi, una pulsante vena economica chiusa dai tempi.

N.B.: L'incontro delle 18.30 a cura di Anna Rosa Ferrari di Profumalchemico è stato annullato.


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