Eventi

"Emigrant", l'ultima produzione di ERT al Teatro delle Passioni

Debutta l'11 maggio al Teatro delle Passioni di Modena "Emigrant", la nuova produzione di Emilia Romagna Teatro. In scena fino al 21 maggio, Nadia Fabrizio, attrice franco-svizzera e fedele collaboratrice del regista Dominique Pitoiset, torna qui alle sue origini friulane, portando in scena racconti, canti e storie della sua "Cjargne", la parte montuosa del Friuli, la Carnia. «La prima volta - afferma Nadia Fabrizio - in cui vidi la terra natale di mio padre non c'era più nulla, soltanto una vasta desolazione. La terra aveva tremato e mio padre ci portava, me e mia sorella, a vedere i nonni, per la prima volta da quando erano tornati in patria, dopo una vita d'emigrazione in Svizzera. Uscivamo appena dall'infanzia. Quella sera il coro di Ovaro, il nostro paese, cantava; tutto era distrutto, ma loro erano in piedi e cantavano. Anche noi abbiamo cantato. Da allora in poi, ogni estate; con i giovani, con i vecchi, con quelli che erano rimasti, con quelli che tornavano per poi ripartire. E, sempre, in cjargnel; cantavamo il dolore della partenza, la melanconia, i paesi stranieri, la nostalgia delle montagne, la vita arida, la tristezza, ma anche le gioie semplici, gli amori, la polenta, le feste, quasi sempre con le Villottes, i canti tradizionali della Carnia. Avevamo un bisogno irrefrenabile di cantare, e di cantare insieme».

Nata in Svizzera, figlia e nipote di immigrati, a diciotto anni Nadia Fabrizio scopre il Povolar Ensemble e il lavoro musicale, poetico e politico di Giorgio Ferigo, ispiratore, fondatore e autore di numerosi testi del Povolar Ensemble. «Il suo modo particolare - prosegue la Fabrizio - autentico, aspro, di raccontare il suo popolo, le sue montagne. Sono nata lontano dalle mie origini. Sono figlia e nipote di immigrati. Appartengo alla grande nazione di coloro che cercano le proprie radici. Non sradicata né strappata ai ricordi o a una vita, non emigrata io stessa, eppure frammentata, portando in eredità malinconia, rabbia e canti». L'esperienza artistica e musicale del Povolar Ensemble rappresenta il corrispondente di ciò che stato Pier Paolo Pasolini nella letteratura Friulana del Novecento: qualcosa di rivoluzionario che slega il Friuli dalla sua tradizione e lo apre al mondo, fra pop, rock, jazz, cantautorato francese e americano. Attraverso canzoni che evocano nostalgie, piccole emozioni e gioie semplici, la storia personale di Nadia Fabrizio si intreccia con l'universalità delle canzoni di Giorgio Ferigo. Un viaggio suggestivo nella Carnia che restituisce con autenticità il suo popolo e le sue montagne: storie, brevi narrazioni, racconti cantati, allo stesso tempo intimi e universali, che testimoniano un'emigrazione e uno sradicamento. Lo spettacolo prosegue la sua tournèe all'Arena del Sole di Bologna dal 23 al 28 maggio.

Sabato 13 maggio al termine della recita presso il Teatro delle Passioni la compagnia incontrerà il pubblico con la partecipazione di Lorenzo Bertucelli, Professore di Storia Contemporanea presso il Dipartimento di Studi linguistici e culturali dell'Università di Modena e Reggio Emilia.

Ingresso € 12 / 8,5 BIGLIETTERIA TELEFONICA 059 2136021 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13. BIGLIETTERIA TEATRO STORCHI Largo Garibaldi, 15 - tel. 0592136021 Orari: martedì dalle ore 10 alle 14 e dalle 16.30 alle 19.00; dal mercoledì al venerdì dalle ore 10.00 alle 14.00; sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 19.00. VENDITA ONLINE www.vivaticket.it


Si parla di