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Formigine celebra il compatrono San Curio, protettore dei malati di mente

La Confraternita di San Pietro Martire e la comunità parrocchiale di Formigine celebrano venerdì 26 agosto la festa del compatrono della cittadina, San Curio Martire, protettore dei malati di mente, le cui spoglie sono conservate nella chiesa della Madonna del Ponte (conosciuta dai più come chiesa di S.Pietro).

Durante l’intera giornata il luogo di culto rimane aperto per la venerazione delle spoglie del santo, custodite in un urna posta sotto l’altare della seconda cappella a destra  Alle ore 19 è in programma la messa solenne animata dal coro parrocchiale cui segue un rinfresco. 

Le reliquie di San Curio, martirizzato a Roma probabilmente durante la grande persecuzione di Diocleziano tra il 303 e 313 d,C, giunsero a Formigine provenienti dalle catacombe romane di San Calepodio nel 1647, dono dal cardinale Marzio Ginetti a don Pietro Cozza, per essere esposte alla venerazione dei fedeli. Arrivate in paese, le spoglie di San Curio furono prese in consegna dai confratelli che le consegnarono al Priore della confraternita Marco Antonio Codangeli, allora governatore di Formigine. Benchè in possesso dell'autorizzazione vescovile alla venerazione, le ossa del Santo furono custodite in un armadio fino al 1696. 

Prima di quella data venne approntata nella chiesa della Madonna del Ponte, sede della Confraternita di San Pietro, la cappella destinata ad accoglierle. L'urna in marmo giallo venne realizzata nel 1654 da Tomaso Loraghi. Nel 1680 l’allora priore della Confraternita, Giovanni Antonio Piacentini, disponeva nel suo testamento che i beni mobili ed immobili di sua proprietà a Formigine venissero destinati all'erezione di una cappella dedicata ai Santi Giovanni Battista e Curio.

La cappella è quella di maggior rilievo storico e artistico tra le sei laterali della chiesa di San Pietro: oltre all'urna contenente i resti del santo, nel 1682 fu dipinta dal carpigiano Bonavenura Lamberti, allievo del forlivese Carlo Cignani, la pala raffigurante San Giovanni Battista che appare a San Curio. Le decorazioni lapidee furono eseguite dal 1683 al 1687 da Giovan Martino Baini in marmi policromi lavorati a Venezia.

Il 26 agosto 1696, domenica, avvenne la trasposizione delle reliquie. Trasferite in mattinata in chiesa parrocchiale, sopra l'altar maggiore, nel pomeriggio vennero portate con una solenne processione per le vie di Formigine prima di giungere in San Pietro, dove furono collocate nella cappella dedicata al Santo martire. Le cronache locali riportano un afflusso di numerose persone, circa 6 mila, con la presenza della milizia del marchesato di Formigine, la partecipazione di numerosi sacerdoti, la predica davanti al castello del frate Cappuccino Bartolomeo Castelvetri e la benedizione ai fedeli. Il canto del Te Deum accompagnò la deposizione delle ossa nella cappella dove sono tutt’ora custodite.


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