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Giovani contro le mafie, tre incontro all’Aula Magna dell’istituto Corni di Modena

“La mafia è nata in Italia ed è la parola italiana più conosciuta al mondo” spiega un giovanissimo di seconda generazione, per un sedicenne originario dell’Italia del nord “sembra un fenomeno normalizzato” mentre una giovane donna cresciuta nell’entroterra campano e poi trasferitasi a Modena racconta che nella sua infanzia “era qualcuno a cui non dare fastidio, qualcosa di cui non parlare in pubblico che però c’è sempre stato. Oggi, con gli occhi di una ragazza che sta crescendo e si prepara a diventare adulta in maniera consapevole, ripensando agli anni trascorsi lì, mi rendo conto che qualcosa di sbagliato effettivamente esisteva”.

Sono queste alcune delle impressioni raccolte all’interno del progetto “Giovani connettori di legalità. Laboratori intergenerazionali per promuovere la cittadinanza attiva contro le mafie” che, dopo una prima fase di raccolta dati, propone per tre giovedì un ciclo di incontri sulla criminalità organizzata nell’Aula Magna dell’Istituto F. Corni di Modena, dalle 9 alle 11 con possibilità di partecipare agli incontro da remoto (per info scrivere a ).

Si parte giovedì 18 novembre con un incontro dal titolo “Il radicamento della ‘ndrangheta nel territorio emiliano. Il processo Aemilia” con Enza Rando, avvocata e attivista, vicepresidente di Libera associazione, nomi e numeri contro la mafia e il giornalista Paolo Bonacini, autore del libro “Le centro storie di Aemilia”. 

Giovedì 25 si discuterà invece di “Le diverse facce del riciclaggio: i proventi malavitosi e mafiosi nel tessuto economico regionale” con Andrea Ronchi, avvocato e parte civile Cgil nel processo Aemilia; Stefano Zanardi, dottore commercialista, componente dell’ordine dei commercialisti di Modena e tesoriere di Libera e Franco Zavatti, coordinatore legalità e sicurezza Cgil Modena.

L’ultimo incontro, in programma il 9 dicembre, sarà invece su “I pesanti condizionamenti delle mafie alla vita democratica del nostro Paese” con l’intervento del professore Enzo Ciconte, storico, scrittore, politico e docente di Storia della criminalità organizzata all’Università Roma Tre e di Storia delle mafie italiane all’Università di Pavia. I tre incontri saranno introdotti da Andrea Bosi, assessore ai Lavori Pubblici e Politiche per la Legalità del Comune di Modena. Il progetto è promosso da Regione Emilia Romagna, Comune di Modena, Officina Progetto Windsor, Banca del Tempo Modena, Arci Modena, Legambiente, Aliante Coop Sociale, CiviBox, Libera, Movimento Nonviolento, Rete degli Studenti Medi e SPI Cgil. 


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