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Giovanna d'Arco, un capolavoro di Giuseppe Verdi poco rappresentato ma tutto da riscoprire

foto Rolando Paolo Guerzoni

 Prosegue la stagione lirica al Teatro Comunale di Modena venerdì 19 novembre alle 20 e domenica 21 alle 15.30 con Giovanna d’Arco di Giuseppe Verdi. Il titolo conclude un ciclo dedicato alle eroine femminili che nelle scorse settimane ha presentato Lucia di Lammermoor e Norma e porta in scena una pagina poco rappresentate del repertorio lirico, assente dal palcoscenico modenese da oltre quarant’anni; lo spettacolo, frutto della coproduzione fra il Comunale e I Teatri di Reggio Emilia, si vedrà in un nuovo allestimento dell’Opéra-Théâtre de Metz Eurometropole.

Caratteristica di questo allestimento è la scenografia realizzata attraverso l’uso innovativo delle proiezioni video che ricreano un contesto immersivo fra effetti astratti e ambientazioni realistiche. “Quest’opera comprende una grande successione di scene in diversi luoghi – spiega il regista Paul-Emile Fourny: il villaggio di Domremy, la foresta, i campi di battaglia, il castello, la cattedrale. In termini di set costruiti, questo rappresenterebbe un compito molto pesante e complicato. Abbiamo quindi optato per l’idea del video, che ci permette di spostarci rapidamente da un luogo all’altro.”

La parte musicale dello spettacolo è affidata a Roberto Rizzi Brignoli, artista di fama internazionale che vanta collaborazioni con Teatro alla Scala, Opera di Roma, Teatro Verdi di Trieste, Rossini Opera Festival, Sferisterio di Macerata, Opera di Francoforte, Opera di Bilbao, La Fenice di Venezia, Deutsche Oper di Berlino.

Il personaggio di Giovanna è affidato a Vittoria Yeo, soprano affermato allieva di Raina Kabaivanska che ha già interpretato il ruolo al Festival Verdi di Parma e che si è esibita sotto la direzione di Riccardo Muti al festival di Salisburgo e con la Chicago Symphony Orchestra. Nel ruolo di Carlo VII Amadi Lagha, già applaudito al Puccini Festival di Torre del Lago, Arena di Verona, Teatro Carlo Felice e Savonlinna Festival. Giacomo è interpretato da Devid Cecconi, baritono protagonista a Modena nella recente produzione di Rigoletto e attivo in teatri quali Opera di Roma, Bayerische Staatsoper, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro Massimo di Palermo e Teatro alla Scala di Milano. Le masse artistiche saranno quelle dell’Orchestra dell’Emilia-Romagna Arturo Toscanini e del Coro Lirico di Modena preparato da Stefano Colò.

L’opera ripercorre la vicenda storica di Jeanne d’Arc, un soggetto storico medioevale già messo in scena da Shakespeare nell’Enrico VI ma che il librettista Temistocle Solera rielaborò per Verdi, in chiave umana, politica e mistico religiosa, ispirandosi al dramma di Schiller La Pulzella d'Orléans. La storia prende le mosse da un bosco del villaggio di Domremy, nel 1429. Il popolo piange le sorti della Francia: re Carlo VII, dopo avere sognato la Vergine che lo invitava a deporre le armi contro gli inglesi, decide di abdicare. Spinta da un gruppo di angeli che le sono apparsi in sogno, Giovanna persuade il re a metterla al comando delle truppe francesi, che poi conduce alla vittoria. Sospettata però di aver ceduto alle tentazioni amorose da suo padre Giacomo, viene da lui consegnata al nemico e risorge dopo la morte in battaglia.

Si terrà giovedì 18 alle ore 18 presso il Ridotto del Teatro Comunale Pavarotti-Freni il terzo appuntamento della serie Invito all’Opera, incontri di presentazione dei titoli della stagione lirica organizzati ogni anno in collaborazione con Amici dei Teatri Modenesi. Oreste Bossini, conduttore noto delle trasmissioni di musica classica di Rai Radio 3, guiderà il pubblico alla scoperta dell’opera.

L’accesso alla sala (fino ad esaurimento posti) sarà da via Goldoni 1.


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