Eventi

Gli Asuma Brazilian Quartet a Spilamberto

Gli Asuma Brazilian Quartet, in piena tournèe estiva, toccheranno anche l'Emilia Romagna e saranno in concerto a LA GABIA DAL VEIN di Spilamberto (MO), venerdì 30 giugno alle ore 21. Via San Giovanni 73.

Come spesso accade i movimenti ed i cambiamenti nella musica si conformano a livello sotterraneo per poi emergere a maturità pienamente raggiunta. Ed i piemontesi ASUMA Brazilian Quartet sanno bene che la speranza mette radici anche nella roccia, soprattutto se si tratta di radici di quercia, quelle che non dubitano mai sulla fioritura primaverile e che mostrano talento e creatività. Il repertorio che presenta questo strepitoso quartet è vivissimo e fresco, un'estroversione che incontra immediatezza e libertà, tradizione e ricerca che lasciano spazio al gusto della melodia e che, seppur con enormi responsabilità, ha messo la band nella condizione di catturare la sensibilità di autori come Ivan Lins, Djavan, Milton Nascimento, Lenine, Caetano Veloso e molti altri, con l'intento preciso di jazzificare e armonizzare con veste nuova il lirismo narrativo della tradizione popolare brasiliana. Una scelta chiara, quindi, che vuole esprimere la formazione nella sua interezza, come unità inscindibile, frutto di una coesione e di un equilibrio inossidabile che vede l'eccelsa ritmica sostenuta dal basso elettrico di Alessandro Fassi, creatore di questo fortunato progetto, e dalla batteria di Massimiliano Simini, due motori conturbanti in grado di alternare gentilezza e vigore con risoluta espressione. Al pianoforte l'eterna infinita maestria di Fabio Gorlier, jazzista quotato, con collaborazioni di rilievo anche a livello internazionale, che sorprende per la vivacità comunicativa con cui rielabora la profonda bellezza del cantautorato brasiliano. A lui si deve una languida rivisitazione della Garota di Jobim, uno dei pochi porta bandiera della tradizione verde oro proposto visto che, per cifra stilistica, il quartet ha scelto di dare priorità a brani meno conosciuti. E per concludere l'inconfondibile belting della voce di Enzo Antonicelli, il cui timbro colloquiale va a cercare solchi introspettivi da cui emergono venature dense e fraseggi policromi, un esempio convincente che abbraccia entusiasticamente la cultura brasiliana per farla propria.


Si parla di