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Castelfranco celebra la Guazza di San Giovanni. Eventi, balli e leggende a Villa Sorra

S’ispira alla “Guazza di San Giovanni” e ai suoi riti il programma di sabato 25 e domenica 26 giugno a Villa Sorra, nelle campagne di Castelfranco Emilia, ossia un tradizone che nasce dalla raccolta delle noci per il nocino, al ballo popolare nelle notti delle streghe. È dedicato, infatti, a una delle leggende di folklore modenese più amate il prossimo fine settimana di “Le Domeniche al parco”, la stagione di appuntamenti che anima villa e parco fino a ottobre, a cura dell’associazione XVS – Per Villa Sorra.

IL PROGRAMMA. Sabato 25 alle 21.30 e 22.30 si va “A prender la Guazza”, guidati dalle Gan di Nonatola in una visita notturna al giardino romantico, allestito con effetti luminosi. Sabato e domenica la Villa ospita il “Il Festival del Lambrusco”, a cui partecipano oltre 30 cantine. L’ingresso è libero, con diversi percorsi di degustazioni a pagamento. Domenica alle 17, nei campi della tenuta, l’Antica mietilega darà una dimostrazione di mietitura del grano con cui si fa il “Pane di Villa Sorra”. Sabato e domenica il parco sarà animato dai pony e dai cavalli di “La Fenice Horse”, con battesimo della sella per grandi e piccini, mentre domenica dalle 15 le associazioni inco.Scienza, Damanhur e Genius Loci propongono laboratori a tema ambientale per bambini.

IL PAESE DEI PINOCCHI. Sabato 25 (alle 10, 11.30, 15 e 16.30) e domenica 26 giugno (anche alle 18) ritorna “Il Paese dei Pinocchi”, gioco-spettacolo per bambini dai 2 ai 10 anni e genitori da 0 a 99 per ripercorrere le avventure del burattino più famoso (prenotazione consigliata: tel. 388 2529796 - prenotazioni@cronoeventi.it). A maggio l’iniziativa ha avuto oltre mille partecipanti. Repliche lunedì 27 e martedì 28 (alle 17 e 18.30).

BALERHAUS. Sabato 25 alle 21.30 a ingresso libero c’è “Balerhaus”, serata dedicata alla balera emiliano-romagnola, con tanto di lucine e orchestra dal vivo. Sanpapié e Teatro della Contraddizione invitano il pubblico a ballare e ad assistere a performance di teatro e danza ispirate all’Italia del dopoguerra, che nelle balere e nel ballo di coppia trovava la forza di rimettersi in piedi e ripartire.


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