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Il disagio di una generazione di giovani giapponesi raccontato dalle immagini di Francesco Jodice

Dal 13 al 21 febbraio Francesco Jodice in mostra alla Galleria Civica di Modena con "Hikikomori". L’esposizione inaugura sabato 13 febbraio alle 18 con la presenza dell'artista che presenta il film e incontra il pubblico per un approfondimento sul tema insieme all'antropologa e sociologa Vincenza Pellegrino (Università degli Studi di Parma) e al regista dello spettacolo “Hikikomori. Metamorfosi di una generazione, in silenzio” Vincenzo Picone.

Il film, girato a Tokyo nel novembre del 2004, esplora alcuni sintomi del disagio e della mancanza di comunicazione che colpiscono i giovani giapponesi, assumendo diverse forme: dall'appartenenza a gruppi chiusi (skaters, harajuku-kids), alla scelta di una vita passiva e priva di azione (Otaku; Hikikomori) fino all'annullamento (come nel caso del “suicide pact”). Hikikomori, tema centrale del film, consiste in una reclusione volontaria e in un totale isolamento sociale. Gli Hikikomori sono generalmente adolescenti e giovani-adulti, soprattutto maschi, spesso istruiti, che scelgono di non uscire più dalla propria casa o addirittura dalla propria stanza per mesi o talvolta anni, rifugiandosi negli elementi della propria infanzia, nel gioco virtuale, nei manga, in Internet. Gli Hikikomori si caratterizzano per un forte stato di depressione, per una vita vissuta di notte, per il rifiuto di ogni responsabilità esterna (scuola, lavoro, famiglia) e attività sociale. Anche la sessualità viene molto spesso vissuta virtualmente.

In mostra sono presentate anche alcune fotografie realizzate da Francesco Jodice durante diversi soggiorni in Giappone come parte di un'ampia ricerca a carattere sociale e antropologico (un progetto tuttora in corso dal significativo titolo “What we want”), e in particolare sul contesto metropolitano da cui hanno origine Hikikomori e altri fenomeni analoghi.

La mostra, allestita fino a domenica 21 febbraio nella sala grande di Palazzo Santa Margherita, sarà visibile ad ingresso gratuito nei seguenti orari: sabato e domenica, dalle 10.30 alle 19; mercoledì e giovedì, dalle 15 alle 18.


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