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I Am Not Alone Anyway, un omaggio a Francesca Alinovi artista oscurata da un mistero di cronaca nera

I Am Not Alone Anyway, di Veronica Santi sarà al teatro Drama di via Buon Pastore a Modena sabato sera 11 gennaio all'interno della rassegna La corsa di fuochi. Il film racconta di Francesca Alinovi, ricercatrice del DAMS uccisa a Bologna l'11 giugno dell'83. Una storia inquietante, avvenuta nella Bologna post-anni ‘70, che turbò il mondo dell'arte e scatenò una sorta di fascinazione morbosa sul cosiddetto “delitto del Dams”. L’appuntamento è alle ore 21, seguirà l’incontro con la regista.

Il racconto che ne fa la Santi non si sofferma a indagare la morte della ricercatrice e critica d’arte, quanto piuttosto la vita, la produzione artistica e la personalità travolgente che ha caratterizzato e reso celebre nel mondo la giovane donna tragicamente uccisa nel capoluogo emiliano.

Del delitto fu accusato Francesco Ciancabilla, suo allievo, anch’egli artista. L'udienza in primo grado sentenziò l'assoluzione per insufficienza di prove, inaspettatamente la Corte d'Appello pose fine al dibattimento con la condanna a 15 anni al termine di un lungo percorso giudiziario. Il colpevole (che sempre di dichiarò innocente) venne arrestato in Spagna dieci anni più tardi dopo una lunga latitanza.

La stampa dell'epoca si occupò del caso con accenni spettacolari e sfumature hickocchiane, titolando di un “killer tra gli intellettuali, una vita tra quadri e vernissage” offrendo l'immagine di un mondo di disimpegno, alieno e stravagante. La morte di Francesca Alinovi alimentava immagini di eccessi maturati nel mondo degli artisti “maledetti”, forse drogati, certamente borderline. Si dedicarono centinaia di servizi speciali sul caso, sul processo, sull'ambiente fuori dalle regole e ci si dimenticò di raccontare di lei e della sua produzione artistica, che andava ben oltre la sua indiscussa eccentricità.

Una figura elegante e composta. Curiosa dell’arte e della natura. I am not alone anyway è il documentario che restituisce giustizia alla giovane attivista amante della Street Art, quando ancora era forma nuova. Tra materiale d’archivio e interviste dirette viene descritta come una donna riservata dalla bellezza classica. In sintesi Veronica Santi, curatrice di mostre e critica d'arte, restituisce un’immagine pulita, lineare e quasi didascalica di una piccola grande donna che aveva scelto l’arte, in diverse sue forme, per esprimersi. Lo studio, la ricerca e il movimento culturale degli anni ’70 scorrevano nelle sue vene. Da Parma a Bologna fino agli Stati Uniti d’America I am not alone anyway ricostruisce l’identità di una figura della cultura italiana inedita e poco conosciuta dal forte legame con la produzione “di strada” americana, nata nelle strade del Bronx come forma di ribellione e protesta.

Presentato alla 13esima edizione del Biografilm Festival di Bologna, il documentario illustra anche la vivacità artistica degli anni 60 e 70 del ‘900. Anni in cui non solo la cultura era viva, ma in cui i cittadini erano sempre più interessati e attratti. Anni che preannunciavano violenze sociali, ma che nutrivano un'arte pronta a indagare, ricercare significati, aggregare giovani e energie. Decisamente da vedere.

La corsa di fuochi rientra nel progetto Andante finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il contributo di Comune di Modena, Regione Emilia-Romagna e BPER. Per prenotazioni 059 8722717 / 328 1827323; info@dramateatro.it


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