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Presentazione del libro "Gli Impertinenti, il viaggio di Sandro e Carla Pertini"

L’inizio del 1980 era stato segnato dall’assassinio di Piersanti Mattarella, a Palermo, proseguito con il vile, mortale agguato all’ing. Sergio Gori, a Mestre, e con il martirio di Vittorio Bachelet, a Roma, sulle gradinate della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università “La Sapienza”. Appuntamento per dopo la parentesi modenese del Convegno annuale del Costituzionalisti Aic che si svolge in città, il volume sarà presentato proprio a Modena con i rispettivi presidenti Anpi l'11 Novembre. 

Il “viaggio” del Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, a poche settimane da tali sconvolgenti assalti terroristici, in Puglia, fino alla città natale di Aldo Moro, Maglie, nel cuore del Salento, si poneva come un gesto di forte impatto e di molteplici significati e valori, ma era anche “un ritorno”, da Capo dello Stato, a Turi, in Terra di Bari, dove egli, confinato dal regime fascista, fu compagno di cella di Antonio Gramsci.

Alle porte del Settantesimo anniversario della Costituzione della Repubblica Italiana e del Quarantesimo dell’elezione al Quirinale del settimo Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, il “più amato dagli italiani”, questa nuova e definitiva edizione del saggio di Enrico Cuccodoro può legittimamente considerarsi il “testamento vivo” di Sandro e Carla Pertini, bussola imprescindibile di ogni agire politico e sociale. Il lungo tour di presentazioni del volume per l’Italia, finora superati i 90 incontri pubblici già svolti, ha regalato nuovi aneddoti e altre testimonianze, espressione spesso dell’incontro e del dialogo con la gente, ma ha anche evidenziato quanta fame di “pedagogia istituzionale” ci sia ancora in un Paese come il nostro sul quale pende la spada dell’antipolitica e della scarsa moralità politica; tutti elementi che Cuccodoro ha scelto di tenere in debito conto per questa nuova stesura del libro, nell’incessante lavoro di ricongiunzione della cultura politica e istituzionale alla società, di riallineamento del Paese legale al Paese reale, che tanto fu caro al Presidente, svolto con la dedizione e la gratuità di una “missione civile e morale”, soprattutto rivolta verso le più giovani generazioni.


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