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Carpi, allo Spazio Meme mostra d'arte di Ilaria Clari

Rosa, dolci come confetti o caramelle, ma anche nudi, trasparenti, porosi. Candidamente goffi e ludicamente lubrici, sempre esposti. Singoli o coppie, corpi-radice e corpi materni, membra avvinghiate o liberate, sbocciate. Rotondità ostentatamente impudiche e profondamente innocenti insieme, abitatori di un mondo in cui il voyeurismo ha lasciato spazio a un’adamitica, ma sessuata, innocenza, in cui vita, sessualità e sentimenti non possono concepirsi gli uni senza gli altri: queste le cifre dei corpi di Ilaria Clari, trentunenne l’illustratrice torinese a cui lo Spazio Meme dedicherà una mostra a partire dal 19 febbraio sino al 16 aprile. 

Candy, questo il titolo dell’esposizione che, a cura di Francesca Perfreffi, ospiterà 80 opere originali. Le tecniche utilizzate dall’artista sono quelle dell’acquerello (ne saranno presenti 25, di piccolo formato, appositamente realizzate per l’esposizione carpigiana) e dell’acquerello digitale (ogni opera concepita secondo questa modalità sarà creata in tiratura limitata di 10 esemplari), che consiste nella stampa dell’opera, eseguita con tecnica digitale, su carta acquerello Modigliani color panna, alla quale seguono interventi a china marrone o nera sui particolari.   
 


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