Eventi

Un incontro sulla filosofia della nonviolenza di Aldo Capitini

Sabato 23 febbraio dalle 15.30 alle 18.30 all’Officina Windsor in strada San Faustino, 155 a Modena, il Movimento Nonviolento presenta il volume di Pasquale Pugliese dal titolo Introduzione alla filosofia della nonviolenza di Aldo Capitini, con prefazione di Thomas Casadei e postfazione di Daniele Lugli. A seguire un pomeriggio di formazione e riflessione. Oltre all’autore interverranno Massimo Jasonni, già docente di Diritto canonico a UniMoRe e autore di saggi su Capitini.

L’iniziativa di Officina Windsor è la seconda a Modena nel 2019 dedicata al ricordo della figura di Aldo Capitini, filosofo, politico, antifascista, poeta ed educatore.

Nel paese di Niccolò Machiavelli, in cui si continua a teorizzare che il fine giustifica sempre i mezzi, Aldo Capitini già durante il fascismo coglie la novità rivoluzionaria dell'insegnamento di Mohandas K. Gandhi: il fine sta all'albero come il mezzo sta al seme, tra i due c'è lo stesso inviolabile legame – spiega Thomas Casadei - I risultati delle nostre azioni non sono nella nostra disponibilità, solo i mezzi che usiamo dipendono direttamente da noi e di questi siamo responsabili.

Aldo Capitini (Perugia 1899-1968) coniò il termine Liberalsocialismo, da cui prende corpo il Partito della Cultura e della Cultura di Piero Calamandrei ne Il ponte . Antifascista dal 1929, di educazione cattolica, ma rigorosamente laica e fattasi anticlericale con l'approvazione del Concordato del 1929 tra la Chiesa cattolica e il regime, fu cacciato dalla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1933 per aver rifiutato la tessera del PNF come atto di abiura. Promosse e organizzò le reti clandestine in Umbria e, arrestato nel 1942 e nel 1943, organizzò dopo la liberazione di Perugia i COS, Centri di orientamento sociale. Teorico della non violenza e della "compresenza", scrittore, poeta, pedagogista, orientò i lavori dell'Assemblea Costituente e rappresentò, sulla scia di Gramsci, di Gobetti e dei Rosselli, un faro per una cultura socialista liberata da ogni forma di sovietismo. Il pensiero di Capitini, a cinquanta anni dalla morte, è ancora generativo per il nostro presente ed è l'oggetto di questa pubblicazione di Pasquale Pugliese che, non a caso, ha in appendice l'ultimo testo di Capitini sulla nonviolenza, del 1968.

Al termine dell’incontro ci sarà un aperitivo noviolento, con buffet autogestito e sostenibile. Per informazioni: 349.370622

Movimento Nonviolento Modena

Il gruppo di Modena del Movimento Nonviolento ha mosso i primi passi nel 2009. Poi, di anno in anno, si è definito un percorso formativo fatto di incontri tematici e di veri e propri laboratori di studio e ricerca. Quello sulle parole-cardine della nonviolenza ci ha impegnato per ben due anni, poi ci sono stati i training, che hanno unito teoria e sperimentazioni concrete, con Pat Patfoort. Il percorso di formazione interna sta continuando. Nel contempo si è però anche strutturata l’azione politica e l’iniziativa sul territorio, con costante crescita di attività e con un momento culminante, nel 2014, quando si è organizzata a Modena la festa per i 50 anni della rivista “Azione nonviolenta” fondata da Aldo Capitini.

Si è trattato di un evento della durata di 4 giorni, al parco XXII Aprile, nel cuore del quartiere Crocetta e di una complessa situazione di criticità sociale legata alla convivenza multietnica e ai problemi della sicurezza e dell’inclusività Un lavoro capillare durato un anno, con tutte le realtà del territorio (dalla rete delle associazioni operanti nell’area, alla Circoscrizione e alla parrocchia), hanno consentito di acquisire una solida collaborazione e di condividere un evento che è risultato di grande vitalità e socialità per il quartiere. Il Movimento Nonviolento modenese si è poi attivamente impegnato nella campagna per la proposta di legge “Un’altra difesa è possibile”, per il ripensamento dell’idea di difesa, in senso civile e non armato, e per la creazione, la formazione e l’attivazione sul campo dei corpi civili di pace; nella creazione a Modena di una rete tra associazioni, forze sociali e istituzionali, per dare concretezza alla diffusione di una cultura di nonviolenza quale alternativa alla drammatica escalation “guerra – terrorismo-guerra” (siamo attivi nella rete cittadina TAM TAM di Pace – Tavolo Associazioni Modena di Pace); con numerosi incontri pubblici sui temi della trasformazione nonviolenta dei conflitti; con attività di formazione nella scuola (elementari e medie) nell’ambito del percorsi didattici de MeMo; con i cicli di incontri “L’Antibarbarie”.


Si parla di