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Bomporto, Paolo Nani porta a teatro "La lettera"

Foto C. Campana

Sabato 25 febbraio alle 21 va in scena al Teatro Comunale di Bomporto “La lettera”, spettacolo  ideato e interpretato da Paolo Nani. La Stagione teatrale è curata da ATER Fondazione in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Biglietto intero 10 euro, ridotto 7 euro. 

Lo spettacolo è liberamente ispirato al libro dello scrittore francese Raymond Queneau ‘Esercizi di Stile’, scritto nel 1947, dove una breve storia è ripetuta 99 volte in altrettanti stili letterari. La regia è di Nullo Facchini, coautore del testo assieme a Nani. Una produzione Agidi.

Il tema de “La lettera” è molto semplice: un uomo entra in scena, si siede a un tavolo, beve un sorso di vino che però sputa - chissà perché - contempla la foto della nonna e scrive una lettera. La imbusta, la affranca e sta per uscire quando gli viene il dubbio che nella penna non ci sia inchiostro. Controlla e constata che non ha scritto niente. Deluso, esce. Tutto qui.

La storia de “La lettera” si ripete 15 volte in altrettante varianti come: All'indietro, con sorprese, volgare, senza mani, horror, cinema muto, circo, ecc. “La lettera” nasce come studio sullo stile, sulla sorpresa e sul ritmo, che vengono portati all'estremo della precisione ed efficacia comica, nella costante evoluzione dello spettacolo, in replica dal gennaio '92. 

A febbraio 2022 “La lettera” ha compiuto 30 anni; dal 1992 questo spettacolo è in perenne rappresentazione ai quattro angoli del globo, l'hanno visto in Groenlandia e in Giappone, in Argentina e in Spagna, in Norvegia e in Italia, oltre 1800 repliche per questo piccolo, perfetto meccanismo che continua a stupire, anche dopo averlo visto decine di volte, per la sua capacità di tenere avvinto il pubblico alle sorprendenti trasformazioni di un formidabile artista. 

Paolo Nani, solo sul palco con un tavolo e una valigia di oggetti riesce a dar vita a 15 micro storie, tutte contenenti la medesima trama ma interpretate ogni volta da una persona diversa; nell'arco di 80 minuti non lascia un attimo di respiro, inchioda lo spettatore, lo seduce con una raffica di sorprese dal ritmo sfrenato e bislacco e lo fa in un modo unico, alla Paolo Nani. Imitarlo è impossibile. 

Perché non si smette mai di ridere per tutta la durata dello spettacolo? Vien fatto di chiedersi. La risposta sta nella incredibile precisione, dedizione, studio e serietà di un artista che è considerato a livello internazionale uno dei maestri indiscussi del teatro fisico. 


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