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È proprio necessaria una legge sul testamento biologico? Se ne parla al Centro Famiglia di Nazareth

È proprio necessaria una legge sul testamento biologico? Si tratta del tema trattato Sabato 6 Maggio alle ore 9.30 al Centro Famigia di Nazareth (Strada Formigian 319, Modena). Intervengono al dibattito prof. GIuseppe Chesi, direttore del Dipartimento internistico internaziendale Ausl-Asmn di Reggio Emilia, il prof. Massimo Gandolfoni, neurochirurgo e direttore del Dipartimento di neuroscienze della Fondazione poliambulanza di Brescia, e il prof. Edoardo Patriarca, cdella commissione "Affari sociali" della Camera dei Deputati che ha redatto la legge sulle DAT. L'ingresso è libero. 
 
TEMI DELL'INCONTRO. Una delle questioni maggiormente dibattute riguarda il contrasto fra l’art. 38 del Codice di deontologia medica e l’art.4 della nuova legge. L’art. 38 del Codice deontologico recita: «il medico, nel tenere conto delle dichiarazioni anticipate di trattamento, verifica la loro congruenza logica e clinica con la condizione in atto e ispira la propria condotta al rispetto della dignità e della qualità della vita del paziente».
Nell’art. 4 della nuova legge le dichiarazioni del paziente vengono definite “disposizioni” anticipate di trattamento ed assumono pertanto carattere impositivo, rendendo il medico un mero esecutore della volontà del paziente: al comma 5 si afferma infatti che «il medico è tenuto al rispetto delle DAT» e non è prevista alcuna obiezione di coscienza.


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