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“Lettere di una novizia”, una grande Mandruzzato a Teatro Drama

Domenica 7 dicembre alle 18, nel calendario di La corsa di fuochi, Maria Grazia Mandruzzato sarà al Teatro Drama di via Buon Pastore 57 a Modena, con La Madre, tratto dal romanzo di Guido Piovene “Lettere di una novizia”. La drammaturgia è di Luca Scarlini, le musiche di Francesco Malipiero. Questa la storia in sintesi: Rita scrive dal convento lettere al vescovo e rifiuta di farsi monaca come vorrebbe la madre. Racconta una sua verità. Attraverso le lettere tra il vescovo, la suora, la madre, la serva, si svela la storia del terribile rapporto tra madre e figlia, e un mondo abitato da “mostri”, dove ognuno ha la sua verità.

Lettere di una novizia è il titolo forse più importante dell’opera dello scrittore vicentino, una delle più complesse figure intellettuali del nostro Novecento. All’uscita del romanzo nel 41, il successo fu netto, ma molte furono le critiche in ambito cattolico, dato il tema cruciale toccato dalla narrazione: quello della malafede e delle sue risonanze inquietanti nella vita e nell'educazione religiosa. Nel romanzo, la storia della novizia, che cerca di convincere il prete della sua necessità di fuggire da un luogo che detesta, si svolge usando la convenzione della comunicazione epistolare, nello svelamento progressivo di azioni sgradevoli, crudeli, fino al delitto, alla rovina. La trasposizione teatrale punta il riflettore sul personaggio della madre, affidato all’interpretazione di Maria Grazia Mandruzzato (che ha curato anche la messa in scena), dando a lei il compito di raccontare la vicenda. Un nodo d’odio e amore guida le sue parole, nel ripercorrere le azioni della figlia, morta da poco in carcere, per una possibile resa dei conti.

Il paesaggio veneto evocato e la musica di Gian Francesco Malipiero, compositore legatissimo a quei luoghi in cui nacque e visse, sono lo sfondo della vicenda e partecipano dei destini dei personaggi. 

 “Il male sorge - dice Piovene - dove nasce qualcosa capace di soffrire”. E ancora, nella sua presentazione al romanzo scrive, “I personaggi sebbene diversi hanno un punto in comune: tutti ripugnano dal conoscersi a fondo. Ognuno capisce se stesso solo quanto gli occorre… La malafede è un’arte di non conoscersi, o meglio di regolare la conoscenza di noi stessi sul metro della convenienza.”
Rita e la madre sono due personaggi scomodi, egoisti, dolorosi e doloroso è il loro reciproco bisogno d’amore e di distruzione, il loro insaziabile desiderio di essere capite.

Maria Grazia Mandruzzato, attrice-icona del compianto Thierry Salmon, ha lavorato con Mario Martone, Andrea De Rosa, Raul Ruiz, Cristina Pezzoli, Elio de Capitani, Gigi Dall’Aglio, Roberto Bacci E’ stata interprete magistrale di  I demoni diretto da Peter Stein, e Fahrenheit 451 con la regia di Luca Ronconi. Un monologo potente da diventare una sfida che solo un’interprete della levatura di Mandruzzato può reggere con tanta maestria.

La corsa di fuochi fa parte della rassegna Andante sostenuta da: Fondazione Cassa di Risparmio di Modena Comune di Modena, Regione Emilia Romagna con la collaborazione di Arci, Cgil e Civ. Per prenotazioni Info. 3281827323-artistidrama@gmail.com.


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