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Teatro d'estate, Marescotti mette in scena l'amore di Garcia Lorca

Uno spettacolo di parole e musica dedicato all'amore, un “amore flamenco”, che viene letto e interpretato da Ivano Marescotti, accompagnato in questo percorso dalle musiche del Mediterranea Quartet del maestro Andrea Candeli. Organizzato nell'ambito della terza edizione di Artinscena,lo spettacolo “Viaggio nella Spagna di Federico Garçia Lorca”, a ingresso gratuito, è domani mercoledì 12 agosto in Piazza Vittoria a Sestola, a partire dalle ore 21.00.

Marescotti sostituisce Ugo Pagliai, indisposto, e interpreta brani sull'amore tratti dalla tradizione poetica spagnola. L'attore romagnolo ha lavorato, fra gli altri, con Mario Martone, Carlo Cecchi, Giampiero Solari, Giorgio Albertazzi, Marco Martinelli interpretando oltre cinquanta film e lavorando con registi di indiscussa importanza, tra i quali i premi Oscar Anthony Minghella e Ridley Scott, Marco Risi, Roberto Benigni (Johnny Stecchino e Il mostro), Pupi Avati, Sandro Baldoni, Maurizio Nichetti, Carlo Mazzacurati, Antonello Grimaldi, Klaus Maria Brandauer, Antoine Fuqua, Fulvio Wetzl. L'attività cinematografica gli frutta 6 nomination al Nastro d'Argento, che vince nel 2004 per l'interpretazione nel cortometraggio Assicurazione sulla vita di Tommaso Cariboni e Augusto Modigliani.  Ivano Marescotti sarà accompagnato dal maestro modenese Andrea Candeli alla chitarra, che ha già realizzato performance di questo tipo in collaborazione con grandi nomi della musica e dello spettacolo italiani come  David Riondino, Rossana Casale, Alessio Menconi.

Ad accompagnare i due artisti saranno Michele Serafini al Flauto e la voce e le danze di Corrado Ponchiroli (cajon, palmas) e Chiara Guerra (ballo, palmas). Quelle del Mediterranea Quartet sono arie dai forti colori spagnoli, intrise di tutte le varianti dell'amore. Si tratta di una trasposizione artistica della tradizione poetica spagnola, ricca di tradizioni folkloristiche culturali, fortemente dominate da colori e sentimenti, capaci di trasmettere emozioni tanto profonde nella loro semplicità primitiva. Le sonorità del flamenco e delle canzoni popolari andaluse sono scandite dalla chitarra nei ritmi delle “sevillanas” e dello “zorongo gitano” in un incessante dialogo con le evoluzioni della danza e i tragici lamenti del “cante jondo”. Il tutto vede la sua giusta completezza nell'appassionata lettura che Marescotti darà delle liriche scaturite dalla penna del grande poeta spagnolo Federico Garcia Lorca.


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