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'Margherite volanti', film documentario di Wilma Massucco al cinema Victoria

Martedì 28 aprile 2015 al Cinema Victoria di Modena, verrà proiettato, e successivamente discusso con gli studenti dell'Ist. Cattaneo

il film documentario
MARGHERITE VOLANTI
Essere donne ed essere uomini nel mondo del lavoro oggi
Regia di Wilma Massucco

Il documentario è parte del Progetto educativo sugli Stereotipi di genere sul lavoro, promosso e coordinato dall'UDI Unione Donne in Italia di Modena, con la collaborazione del Centro Documentazione Donna di Modena, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e con il Patrocinio del Comune di Modena.

La proiezione del documentario e il dibattito a seguire - comprensivo dell'analisi dei dati statistici elaborati dal Centro documentazione donna - hanno lo scopo di offrire a ragazze e ragazzi spunti di riflessione sulla complessità del mondo del lavoro oggi in Italia, e su quelle dinamiche della vita di coppia che sono inevitabilmente connesse al percorso professionale individuale. Il documentario ci offre uno spaccato di tante verità, di tanti punti di vista allo scopo di portare a riflettere sugli stereotipi di genere ancora imperanti e sui diversi approcci che ciascuno di noi, nonostante la crisi economica in atto, può mettere in campo per liberarsi da quegli schemi culturali e sociali che purtroppo ancora troppo spesso frenano la realizzazione personale.

Partecipano all'evento: Vittorina Maestroni Centro Documentazione Donna di Modena, Serena Ballista e Chiara Marzocchi Udi Modena, Wilma Massucco Bluindaco Productions.

Testimonianze dal mondo del lavoro, esperienze di vita concretamente vissute, documentano - attraverso le emozioni, le frustrazioni, le lotte e le vittorie - le forti disuguaglianze e discriminazioni di genere portate a galla da diversi fenomeni, come quello della disparità salariale, della segregazione occupazionale, della differenza in termini di tasso occupazionale, della difficoltà nel conciliare la vita professionale con quella privata, della delegittimazione professionale, delle lettere di licenziamento firmate in bianco al momento dell'assunzione e molto altro ancora.
Per una donna oggi, in Italia, tenere insieme lavoro, carriera, famiglia e tempo libero si presenta spesso come un incastro difficilissimo come le statistiche dimostrano. Ciò a causa della cultura sessista in cui viviamo, alimentata da forti stereotipi di genere, che spesso impediscono l'ingresso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro, a dispetto di quanto dice la Costituzione all'articolo 1: L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.
In questo panorama c'è chi, sia uomo che donna, di fronte a stereotipi di genere ancora così fortemente imperanti, cambia lo schema: sviluppa una percezione nuova di sé e del rapporto con la famiglia, con la cura, con il lavoro; costruisce nuovi modelli di produzione; rende più etico e più piacevole il lavoro, e lo fa conciliare con una qualità della vita che diventa anche promozione di un cambiamento sociale e culturale, attraverso il quale tutte e tutti devono essere messe/i in condizione di farcela. E le buone prassi di alcune aziende pioniere in questo campo devono essere assunte da tutto il mondo del lavoro, in modo che le donne non siano più obbligate a scegliere tra lavoro e famiglia. Tutto ciò può essere possibile solo se il cambiamento è prima di tutto politico e strutturale. Solo in questo modo si possono creare le condizioni favorevoli grazie alle quali donne e uomini, insieme, possano vivere una piena cittadinanza.
Nel documentario, dove le varie testimonianze scorrono a incastro e si alternano alle interviste di studenti e studentesse degli Istituti scolastici Ignazio Calvi e Morando Morandi di Finale Emilia, le perplessità e i dubbi di chi sta per affacciarsi al mondo del lavoro trovano un'interfaccia con le esperienze del mondo adulto.


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