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"Media e potere", conferenza con il pfofessor Andrea Miconi

Venerdì 24 febbraio proseguono alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena le lezioni del ciclo dedicato al tema Tecnica. Forme di conoscenza e costruzione del mondo, ideato dal Centro Culturale. L'incontro di venerdì dal titolo Media digitali e forme di potere. Libertà della conoscenza e interessi economici nella comunicazione contemporanea sarà tenuto da Andrea Miconi, professore di Sociologia dei media presso l'Università IULM di Milano. Visiting professor presso la Scuola di Arte e Comunicazione dell'Università di San Paolo in Brasile, è membro del comitato di redazione delle riviste «Problemi dell'informazione» e «Mediascapes Journal».

Nei suoi studi si è occupato di teoria dei media e di storia dell'industria culturale, concentrandosi in particolare sul modo in cui le nuove tecnologie dell'informazione (internet e media digitali) influenzano e modificano i processi di produzione e consumo del sapere. Si è interessato inoltre di sociologia della letteratura, soffermandosi sul realismo magico e la poesia di Pasolini. Tra i suoi volumi: Zapping. Sociologia dell'esperienza televisiva (et al., Napoli 2001); Una scienza normale. Proposte di metodo per la ricerca sui media (Roma 2005); Reti. Origini e struttura della network society (Roma-Bari 2011); Teorie e pratiche del web (Bologna 2014).

Nel 2004 Chris Anderson, direttore della rivista «Wired», ha coniato l'espressione the long tail ("la coda lunga") per descrivere un nuovo modello economico e commerciale in grado di sfruttare il potenziale del Web. Secondo questa teoria, abbassando drasticamente i costi di distribuzione, la rete sta trasformando l'industria culturale - storicamente dedita allo sfruttamento intensivo dei grandi successi letterari, cinematografici e musicali - in un sistema più elastico, fondato sulla valorizzazione dei piccoli consumi. Mentre in passato gli alti costi di esercizio costringevano la produzione culturale a investire su pochi titoli di sicuro successo, ora, attraverso i canali digitali, è possibile distribuire anche opere "di nicchia", che riescono comunque a raggiungere una porzione di pubblico a costi molto contenuti. In apparenza, perciò, "la coda lunga" sembra muovere un attacco ai grandi monopoli della cultura e agire a favore del decentramento. In realtà, essa non ha affatto determinato la proliferazione di nuovi centri di "potere" nell'industria culturale, ma, all'opposto, ha provocato un'ennesima concentrazione degli interessi economici, dimostrando così che con le tecnologie digitali cambia probabilmente il modo di produrre ricchezza, ma non per questo aumenta il numero di quanti riescono a farlo. Tutto ciò sembra confermare - spiega Miconi - che nell'era del controllo nella quale viviamo il potere è dislocato in una trama decentrata e sommersa, «transita attraverso» gli individui e non al di sopra di essi, ma non per questo è distribuito in modo anarchico. Proprio i dispositivi tecnici - prosegue Miconi - hanno imposto una nuova dimensione del controllo, uno stato di sorveglianza attraverso il computer, che porta a compimento la lunga evoluzione degli strumenti di disciplina; il taglio in profondità di un potere non sovrano, carente sul piano della legittimità ma spietato nel suo attacco alle trame del quotidiano.

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. L'incontro sarà trasmesso anche in diretta web collegandosi al sito della Fondazione. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell'archivio conferenze presente sullo stesso sito, da cui potrà essere scaricata gratuitamente. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione. Il ciclo di lezioni è organizzato dalla Fondazione Collegio San Carlo, ente accreditato presso il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva di accreditamento degli enti di formazione del personale della scuola n. 170/2016.


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