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"Frammenti di bellezza", l'arte sacra in mostra a Nonantola


Frammenti di bellezza

Da Zanobi Strozzi a Elisabetta Sirani, tre secoli di arte ritrovata


Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra, Nonantola
29 aprile - 10 dicembre 2017

“L’arte, oltre ad essere testimone credibile della bellezza del creato, è anche uno strumento di evangelizzazione: attraverso l’arte – la musica, l’architettura, la scultura, la pittura – la Chiesa spiega, interpreta la rivelazione. La bellezza rappresenta una via per incontrare il Signore. L’arte ha in sé una dimensione salvifica e deve aprirsi a tutto e a tutti, e a ciascuno offrire consolazione e speranza.”                    
Papa Francesco

La mostra “Frammenti di bellezza” intende valorizzare una selezione di opere d’arte provenienti dal territorio dell’Appennino modenese per le quali il Museo negli ultimi anni si è fatto promotore di interventi di salvaguardia e, in alcuni casi, di veri e propri restauri. Circa una ventina di oggetti e dipinti, dal Medioevo al Barocco, diventano così testimoni esemplari, “frammenti” della bellezza e della ricchezza del patrimonio artistico ecclesiastico modenese, principalmente concentrato negli edifici di culto, che furono nei secoli passati – ma ancora oggi – i veri luoghi rappresentativi delle comunità, non solo in termini spirituali, ma anche civici e sociali. Essi dimostrano la vitalità culturale delle località periferiche della montagna, diventate nei secoli centri di radicamento e circolazione di modelli artistici proposti dalle vicine aree, soprattutto bolognese e toscana.

Antichi oggetti di raffinata oreficeria e preziose suppellettili documentano la varietà di tipologie dei beni dedicati alle funzioni sacre e alla devozione; altri attestano la diffusione del culto dei santi o di particolari iconografie mariane, come la Madonna della Ghiara. Altri infine esprimono profondi significati teologici e spirituali o sono legati alla liturgia, come le pregevoli croci astili con le loro raffigurazioni simboliche, tra cui emerge per preziosità e interesse storico la cosiddetta “croce dei morti”, dipinta nel 1448 da Zanobi Strozzi, seguace e allievo prediletto di Beato Angelico, e probabilmente trasferita a Mocogno dal Beato Marco, monaco domenicano.

Il percorso espositivo suggerisce al visitatore un viaggio emozionale attraverso la bellezza estetica delle forme, dei colori e delle linee di opere d’arte create secoli fa per accompagnare le comunità dei fedeli alla scoperta della bellezza della fede e di Dio, meraviglioso e insuperabile artista del creato.

La mostra, curata da Simona Roversi e Jacopo Ferrari, si avvale della collaborazione di un’équipe scientifica composta da Alfonso Garuti, Giovanna Caselgrandi e Roberta Apparuti ed è corredata da un catalogo con prefazione di mons. Erio Castellucci, Arcivescovo Abate di Modena-Nonantola, di cui si cita un breve passaggio:

L’inaugurazione è prevista sabato 29 aprile alle ore 15.30 presso la ‘Sala Verde’ del Palazzo Abbaziale di Nonantola, alla presenza di mons. Erio Castellucci, Arcivescovo Abate di Modena-Nonantola.

Per maggiori informazioni:
Museo Benedettino e Diocesano d’Arte Sacra
Via Marconi 3, Nonantola; tel. 059-549025
museo@abbazianonantola.it; www.abbazianonantola.it
Facebook: Abbazia di Nonantola


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