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I mondi di Primo Levi in mostra al Campo Fossoli

In occasione del 70° anniversario della liberazione di Auschwitz, la Fondazione Fossoli promuove la mostra "I mondi di Primo Levi. Una strenua chiarezza” , presso la Baracca recuperata del Campo di Fossoli. La mostra sarà visitabile dal 19 aprile al 30 giugno 2015 tutte le domeniche con accesso libero dalle 10-12.30 e dalle 15-19 e nei giorni feriali solo su prenotazione.

Con “strenua chiarezza” – sono parole sue – Primo Levi ha raccontato la verità sul mondo capovolto del Lager, percorrendo un itinerario lungo quarant’anni che lo ha portato a indagare, da Se questo è un uomo a I sommersi e i salvati, i recessi più dolorosi e insondabili del XX secolo. Ma non solo. Ha saputo offrire ai lettori di tutto il mondo storie straordinarie fra realtà e fantascienza, come l’avventurosa cavalcata nel tempo e nello spazio di un inafferrabile atomo di carbonio, e, attraverso Il sistema periodico, ha intrecciato la sua esperienza di chimico montatore di molecole con quella dello scrittore che compone universi montando una sull’altra le parole. E ancora, nelle pagine de La chiave a stella, ha mostrato ai suoi lettori quanto il lavoro, anche nella società contemporanea, possa costituire una risorsa decisiva per la felicità degli esseri umani. 

La mostra, suddivisa in sei sezioni, offre al visitatore l’occasione di penetrare per il tramite di immagini e parole in ognuno di quei mondi e di conoscere la personalità multiforme di Levi: la sua inesauribile curiosità per l’animo umano, il suo sguardo spesso ironico e la sua inesausta ricerca del dialogo soprattutto con i più giovani. 

Illustrazioni inedite, videoinstallazioni, audiovisivi, pannelli esplicativi, rendono il percorso particolarmente ricco e interessante, offrendo a studenti e insegnanti innumerevoli occasioni di riflessione sulla letteratura e sulla vita. Una successione di momenti espositivi di impianto nuovo e originale, una mostra concepita per tutti, ma in particolare per i più giovani, data l’importanza che Levi ha nella cultura e nella scuola del nostro e di altri paesi. 
L’allestimento, inedito nella sua originale essenzialità e particolarmente curato sul piano estetico, è stato concepito per rendere la mostra itinerante, lungo un percorso molto ricco che dopo la chiusura dell’esposizione torinese si snoderà in numerose altre realtà italiane e all’estero. 

Curatori: Fabio Levi e Peppino Ortoleva 
Progetto dell’allestimento: Gianfranco Cavaglià in collaborazione con Anna Rita Bertorello 
Ricerca e coordinamento: Roberta Mori 
Progetto grafico e realizzazione audiovisiva: Ars Media


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