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Arte contemporanea, al Mata la mostra “Il Manichino della storia”

Presentata la tanto discussa mostra sull'arte contemporanea che riempirà lo spazio dell'Ex Manifattura Tabacchi. Inaugurerà infatti  venerdì 18 settembre alle 11.00 nelle sale espositive del Mata la mostra “Il manichino della storia: l'arte dopo le costruzioni della critica e della cultura”. Curata da Richard Milazzo, prodotta dal Comune di Modena, con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Apt Servizi Regione Emilia-Romagna, con il sostegno di Confindustria Modena, la mostra presenta circa 90 capolavori appartenenti a collezioni private del territorio, realizzati nel periodo compreso fra gli anni Ottanta e i nostri giorni. 

Nel percorso espositivo dipinti, sculture, fotografie e installazioni, opera di quarantotto artisti protagonisti della scena artistica internazionale degli ultimi decenni provenienti da 10 Paesi nel mondo (Italia, Gran Bretagna, Svizzera, Panama, Germania, Brasile, Giappone, Iran, Cina, e Stati Uniti d'America): William Anastasi, Jean-Michel Basquiat, Donald Baechler, Carlo Benvenuto, Ross Bleckner, Alighiero Boetti, Jake and Dinos Chapman, Sandro Chia, Francesco Clemente, Gregory Crewdson, Enzo Cucchi, Gino De Dominicis, Nicola De Maria, Urs Fischer, Nan Goldin, Andreas Gursky, Peter Halley, Jenny Holzer, Mark Innerst, Alex Katz, Anselm Kiefer, Louise Lawler, Annette Lemieux, Robert Longo, Allan McCollum, Malcolm Morley, Vik Muniz, Takashi Murakami, Shirin Neshat, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Richard Prince, Thomas Ruff, David Salle, Salvo, Mario Schifano, Julian Schnabel, Andres Serrano, Cindy Sherman, Kiki Smith, Haim Steinbach, Philip Taaffe, Wolfgang Tillmans, Felix Gonzáles-Torres, Franco Vaccari, Meg Webster, Chen Zhen.

La mostra, ha spiegato il curatore Richard Milazzo, solleva questioni che interrogano la natura stessa dell’arte e le sue pretese. “L’arte contemporanea – ha detto – per molti è superficiale e sopravvalutata. Non è così: la buona arte ha sempre qualcosa da dire. Ho accettato la sfida di questa mostra – ha aggiunto - perché amo Modena, città piccola con un gran carattere. La conosco, perché ho collaborato anni con Emilio Mazzoli. Amo le strade di Modena, le biciclette, il buon cibo, le piccole cose che ne fanno una grande città. In un celebre film - ha raccontato Milazzo - Gauguin dice a Van Gogh ‘Tu dipingi troppo in fretta’ e lui gli risponde ‘Tu guardi troppo in fretta’. Quando vedrete la mostra a settembre giudicherete con i vostri occhi, e non con le ideologie, e spero vi darete il tempo di riflettere sulle opere esposte".


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