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Musiche dal Mediterraneo a Castelfranco Emilia

Il progetto Arama nasce nell’autunno del 2013 dal desiderio di raccontare attraverso la musica quel mondo complesso e variegato che si affaccia sul bacino del Mediterraneo. La parola turca arama, che in italiano si traduce con ricerca, sintetizza l’obiettivo del gruppo e insieme individua l’area dalla quale esso trae la gran parte del proprio repertorio: quel vasto e sfaccettato insieme multiculturale che fu l’Impero ottomano. E' possibile ritrovare un filo che colleghi realtà che oggi si presentano spesso distanti tra di loro sul piano culturale, linguistico, religioso, musicale? Sì, pensiamo noi, è possibile. Il filo è sottile, sotterraneo talvolta, ma esiste. E' nella storia di questi territori che per lungo tempo sono stati riuniti sotto il cappello dell'Impero ottomano. Proprio la presenza dei turchi ottomani ha fatto sì che usi e costumi (anche musicali) circolassero su un'area ampia che si estendeva dalle coste del nord Africa alle estreme propaggini della penisola arabica (Yemen), dalla pianura mesopotamica, attraverso la Siria, la Palestina e naturalmente l'Anatolia ai Balcani fino a lambire l'Ungheria, i principati rumeni, le pianure ucraine e il Caucaso. La circolazione delle musiche che possiamo definire turco-ottomane a dire il vero andò anche oltre i confini dell'impero interessando molte regioni confinanti, compresa la nostra penisola. Dall’iniziale nucleo di tre musicisti-ricercatori il gruppo ha allargato negli anni la propria attività collaborando anche con altri musicisti, alcuni dei quali sono ormai parte integrante del progetto. Nel 2017, dopo tre anni di attività concertistica e di ricerca vede la luce il primo cd del gruppo, Arama, Versoriente.

 


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